Lo sviluppo di missili con raggio d’azione extra lungo, come il russo R-37M e il cinese PL-21, ha spinto gli Stati Uniti a realizzare un’arma simile, in un programma urgente, avviato apparentemente nel 2015, forse come “special access program”. Per accelerare il progetto si è decisa la modifica di un missile esistente, il RIM-174 Standard ERAM, nel progetto SM-6 ALC (Air Launched Configuration), poi ribattezzato AIM-174B. Il missile è stato fotografato sotto le ali degli F-18E/F già nel 2018 e nel 2024 all’esercitazione RIMPAC, ne è stata confermata l’adozione.
Gli Stati Uniti sono già impegnati nello sviluppo dell’AIM-260 a lungo raggio e del progetto Long-Range Engagement Weapon. Il nuovo AIM-174B può essere visto come una soluzione stop-gap o come un missile multiruolo, compatibile col RIM-174.
Non è la prima volta che un derivato dei missili Standard compare sugli aerei da combattimento. Un esempio ben conosciuto è stato l’AGM-78 STARM antiradar. E non è mancata neppure una variante aria-aria, non prodotta in serie, l’AIM-97 Seekbat.
L’AIM-174B è lungo 4,82 metri, con un diametro di 34 cm, e una apertura alette di 1,07 metri. Pesa 857 kg kg. E’ apparentemente identico al RIM-174, che sfrutta la cellula dell’SM-2ER Block IV (RIM-156A), ma manca del booster Mk-72. E’ logico pensare che il motore, a stadio singolo, sia lo stesso: un Mk-104 da 2243 kg/sp (22 kN) per 40 secondi con 358,5 kg di combustibile solido. La velocità massima è stimata tra Mach 3,5 e Mach 4. Il missile può sostenere 50g in manovra. Il raggio d’azione “ufficiale” è di 241 km, maggiore del 50 % rispetto ad un AIM-120D. Quello reale non è facilmente determinabile. Il missile è lanciato ad alta quota e alta velocità, ma manca del booster. Stime realistiche parlano di 320 km.
La guida intermedia è inerziale con aggiornamento dati. Il missile potrà ricevere i dati di posizione iniziali del bersaglio e quelli intermedi di correzione da qualsiasi piattaforma compatibile col sistema NIFC-CA (Naval Integrated Fire Control-Counter Air). Quindi, oltre al radar APG-79 dell’F-18, potrà sfruttare i radar AEGIS, gli AWACS o l’APG-81 dell’F-35C, permettendo il lancio oltre l’orizzonte. E’ probabile, in questo caso, il lancio “loft” con quota massima di 33000 metri e attacco dall’alto. I bersagli primari sarebbero AWACS, ricognitori elettronici, aerocisterne, velivoli EW, bombardieri e missili da crociera.
La guida terminale è radar attiva. Il sensore, derivato da quello dell’AIM-120, dispone di un’antenna quasi doppia e dovrebbe garantire l’aggancio ad almeno 16-24 km, con elevate ECCM e capacità secondaria HOJ. La testata Mk-125, ad alto esplosivo a scoppio-frammentazione, pesa 64 kg ed è attivata da una spoletta di prossimità radar e da una a contatto.
Non è escluso l’impiego secondario come antinave o antimissile. E’ difficile valutare un missile di questo tipo. Al momento è disponibile solo per l’F-18, è pesante e limita le prestazioni del lanciatore. La spinta termina dopo una cinquantina di km, poi procede per inerzia. Un volo a 240 km di distanza richiede almeno 4 minuti, un tempo non indifferente. Ma l’AIM-174B offre, aumentandole, le capacità del rimpianto AIM-54 Phoenix, con un raggio d’azione davvero notevole. Sarà interessante vederne gli sviluppi futuri.
Fonti
https://www.sandboxx.us/news/the-us-navys-insane-new-air-to-air-missile-the-aim-174/
https://www.secretprojects.co.uk/threads/aim-174-very-long-range-aam-sm-6.43897/page-2
Quindi ,se ho capito bene , questo missile è in grado di essere guidato sul bersaglio da fonti terze in modo che l’ F18E non agganci il bersaglio sul proprio radar ? Del resto la portata sarà minore di quella che poteva avere per esempio l’ AWG-9.
Sì, può essere guidato da molte piattaforme esterne.
Mi pare che possa essere considerato solo un gap-filler per coprire una debolezza USA nel teatro del pacifico ed in attesa di qualcosa di meglio che tarda ad arrivare…
Sembra, in effetti, una soluzione di ripiego temporanea. L’atteso AIM-260 è ancora in prova, apparentemente. Gittate extra-lunghe di questo tipo sono discutibili. L’identificazione certa del bersaglio e il passaggio dati da una piattaforma all’altra oltre l’orizzonte, sono ancora all’inizio e non vedo la necessità reale di un’arma del genere.