Nel secondo dopoguerra gli aerei da caccia hanno subito una rapida evoluzione, abbandonando i propulsori tradizionali per gli innovativi motori a reazione. La Guerra di Corea è stata il banco di prova per i nuovi velivoli. Le forze aeree delle Nazioni Unite, nel 1950, godevano di una notevole superiorità, numerica e qualitativa. Ma la situazione sarebbe presto cambiata. Già a novembre i sovietici hanno iniziato a fornire i primi MiG-15 ai cino-coreani, per contrastare i bombardamenti dei B-29 e dei cacciabombardieri. Successivamente hanno inviato una propria forza aerea. Ai piloti delle Nazioni Unite era proibito attraversare la linea corrispondente al fiume Yalu, a quelli sovietici e cinesi invece, la linea tra Pyongyang e Wŏnsan. L’area compresa sarebbe presto passata alla storia col nome di Mig Alley (Viale dei MiG).
F-86E Sabre
Punto di riferimento di una generazione di caccia, l’F-86 ha volato per la prima volta a ottobre del 1947 ed è entrato in servizio nel 1949. E’ stato prodotto fino al 1956 in 9860 esemplari, anche su licenza, oltre ad ulteriori 740 per la USNavy come FJ-2/3. Nel corso degli anni sono nate numerose varianti. In Corea sono stati impiegati gli F-86A, E ed F. L’F-86E, entrato in azione a settembre del 1951, introduceva la “coda volante”, coi piani orizzontali interamente mobili che permettevano un controllo elevato anche ad alta velocità. Le superfici di controllo e le alule anteriori erano controllate idraulicamente e con sistema di feedback per il pilota, per prevenire movimenti eccessivi.
Lungo 11,44 metri, con una apertura alare di 11,31 metri, pesava a vuoto 4850 kg. Con 1654 litri di carburante e munizioni, il peso al decollo era di 6466 kg. Quello massimo, con due serbatoi da 453 litri, era di 7455 kg. Il motore a turbogetto assiale General Electric J47-GE-13 forniva 2359 kg/sp. Con una superficie alare di 26,76 m2, il carico alare al decollo era di 241 kg/m2 e il rapporto sp/p di 0,36.
MiG-15bis
Il MiG-15 è apparso per la prima volta nel luglio 1948 col primo reparto operativo a febbraio 1949. Al modello iniziale è seguito il MiG-15bis, col motore VK-1, derivato dal precedente RD-45, e numerose modifiche, nella dotazione radio, negli aerofreni più grandi e negli ipersostentatori perforati, modifiche già presenti su alcuni MiG-15 delle ultime serie. I primi 47 MiG-15bis sono arrivati in Corea a fine aprile 1951. Un mese dopo ve ne erano già 153. Sono stati fabbricati 13130 MiG-15 di tutte le versioni in Unione Sovietica, di cui 8354 MiG-15bis, e oltre 4180 su licenza.
Lungo 10,11 metri, con una apertura alare di 10,08 metri, pesava a vuoto 3656 kg. Con 1410 litri di carburante e munizioni, il peso al decollo era di 5009 kg. Quello massimo, con due serbatoi da 600 litri, era di 6106 kg. Il motore a turbogetto centrifugo Klimov VK-1A forniva 2700 kg/sp. Con una superficie alare di 20,6 m2, il carico alare al decollo era di 243 kg/m2 e il rapporto sp/p di 0,54.
Cabina
L’F-86 aveva un tettuccio a goccia a visibilità totale su 360°, col pilota in posizione elevata. Probabilmente la migliore disposizione fino all’arrivo degli F-15 ed F-16.
Il MiG-15 aveva un tettuccio con visibilità su 360° ma più piccolo, con montanti più numerosi e la posizione del pilota un po’incassata riduceva la visuale posteriore.
Resistenza ai danni
F-86: l’abitacolo, oltre al blindovetro di 38mm, era protetto anteriormente con 12,7mm. Il seggiolino era blindato con 12,7mm sul retro e 20mm sul poggiatesta. Il Sabre aveva serbatoi auto stagnanti. La struttura, però, non poteva reggere l’impatto dei potenti colpi del MiG-15.
MiG-15: l’abitacolo, oltre al blindovetro di 64mm, era corazzato anteriormente con 10mm. Il seggiolino era blindato con 6mm inferiormente e 10mm sul poggiatesta. La struttura era robusta e poteva reggere l’impatto di moltissimi colpi da 12,7mm. Il MiG-15bis, a differenza del predecessore, disponeva di serbatoi autostagnanti.
Velocità
F-86E: 1093 km/h (Mach 0,89) a livello del mare e 967 km/h (Mach 0,91) a 10670 metri. L’F-86 poteva agevolmente raggiungere Mach 1,02 in picchiata.
MiG-15bis: 1076 km/h (Mach 0,88) al livello del mare e 987 km/h (Mach 0,92) a 10000 metri. Pur essendo stato provato a velocità supersonica in picchiata, per problemi di buffet e perdita di efficacia delle superfici di governo, il limite consentito era di Mach 0,92. Il timone non era assistito idraulicamente e le ali tendevano a deformarsi, provocando imbardata, rollio e perdita del controllo.
Salita
L’F-86E aveva una velocità di salita di 38 m/s a livello del mare e 25 m/s a 4570 metri. Saliva a 4570 metri in 2 minuti e 30 secondi e a 9140 metri in 6 minuti e 50 secondi.
Il MiG-15 saliva a 51 m/s a livello del mare e 35 m/s a 5000 metri. Saliva a 5000 metri in 2 minuti e a 9000 metri in 4 minuti.
Rollio
L’F86 aveva un rollio medio di 180°/s (picco 210°/s) a meno di 1000 km/h. Oltre questa velocità, il rollio calava a 120°/s.
I MiG-15 e 15bis avevano un rollio medio di 90°/s (picco 120°/s). Ad alta velocità solo il MiG-15bis poteva rollare, a solo a 60°/s, grazie agli alettoni assistiti idraulicamente. Anche così l’azionamento ad alta velocità richiedeva uno sforzo notevole.
Tangenza
F-86E: 14400 metri; i meno recenti F-86A spesso non oltre i 13000 metri.
MiG-15: 15000 metri; MiG-15bis: 15600 metri
Autonomia
L’F-86E aveva un raggio d’azione di 517 km. L’autonomia massima con serbatoi ausiliari da 757 litri era di 1645 km.
Il MiG-15 bis aveva un raggio d’azione di 665 km. L’autonomia massima era di 2520 km a 12000 metri, con due serbatoi ausiliari da 600 litri.
Accelerazione
Nonostante una resistenza aerodinamica maggiore, il MiG-15 accelerava più velocemente a tutte le quote rispetto ad ogni modello di F-86, data la spinta esuberante.
Numero di G
L’F-86 aveva limiti compresi tra -3 e +7,33g.
Il MiG-15 poteva sopportare tra -4 e +8g, ma i piloti non disponevano di tute anti-G, così, il pilota non poteva superare 5-6g per periodi prolungati.
Velocità di virata
Oltre 10000 metri il MiG-15 aveva un raggio di virata migliore ed era superiore in virata sostenuta. Sotto gli 8-9000 metri l’F-86 aveva, invece, un certo vantaggio grazie alle alule, notevole se il MiG perdeva velocità in virata, e netto sotto i 530 km/h. Le manovre ad alta quota erano comunque limitate: il Sabre a 6100 metri a 966 km/h (0,85 Mach), virava con un raggio di 2680 metri, con una accelerazione di 3g e una velocità di virata di 6°/s. Secondo un pilota di MiG, se l’F-86 non fosse stato colpito nel primo terzo della virata, era meglio interrompere e, allontanandosi, salire oltre la quota massima del Sabre.
Un diagramma E-M fornisce qualche dato, riferito però all’F-86F. A bassa quota l’F-86F ha un ITR di 25°/s a Mach 0,5 e 7g. Il MiG-15 raggiunge i 22°/s a Mach 0,65 e 7,5g. Il MiG ha un miglior ITR tra Mach 0,6 e Mach 0,9, oltre il Sabre riprende il sopravvento.
In virata sostenuta, l’F-86 raggiunge un STR di 15°/s a Mach 0,45 e 4g. Poco oltre Mach 0,7 l’STR dell’F-86 è sempre superiore. Il MiG-15 ha un STR di quasi 18°/s a Mach 0,45 e 4,5g.
Traccia ottica e radar
Entrambi piccoli, otticamente, e con una traccia radar valutata 2 m2.
Sensori e sistema di puntamento
Gli F-86A-5 e gli F-86E impiegavano un collimatore giroscopico A-1CM connesso a un radar telemetrico APG-30 e computer analogico per il calcolo dell’anticipo nel tiro. L’APG-30 da 5 kW di picco (1,6 kW media), operava a 9,3-9,4 GHz, con un fascio di 18° sui due assi. La portata era di 2740 metri. Entro 1 km la probabilità di colpire era buona, ma non era molto affidabile e soffriva di clutter sotto i 1830 metri di quota.
Il MiG-15bis aveva un semplice collimatore giroscopico ASP-3N a regolazione manuale. Su molti velivoli era montato in coda un RWR, talvolta indicato come SPO-1, realizzato studiando un APG-30, in grado di rilevare il radar dell’F-86 da 7-10 km.
Armamento
Il Sabre era armato con 6 mitragliatrici pesanti Colt-Browning AN-M3, con cadenza di 1200 c/m e 1602 colpi (elevabili a 1800). La portata utile superava i 600 metri. Si Impiegavano proiettili AP-API, con un tracciante API-T ogni 5 colpi. i proiettili API al magnesio, però, non funzionavano bene oltre gli 11000 metri, per mancaza di ossigeno. La scarsa potenza rendeva necessario lo sparo di 1024 colpi, in media, per abbattimento. Per ogni 10 aerei abbattuti, 25 rientravano benché colpiti, anche con 40-50 colpi. Un MiG-15 è rientrato dopo aver assorbito 119 colpi da 12,7mm, di cui 24 nel motore. Un altro è tornato con 204 colpi e alcune pale del compressore mancanti ! Ma le armi erano precise e a traiettoria tesa. Il sistema di controllo del fuoco ha garantito un PK medio di 0,31 per ogni apertura del fuoco. L’F-86 poteva montare serbatoi ausiliari, bombe o razzi.
Il MiG-15 aveva un armamento adatto per abbattere i bombardieri pesanti: un cannone N-37D da 37mm, con cadenza di 400-450 c/m e 40 colpi, e due cannoni NS-23 da 23mm, con cadenza di 550-600 c/m e 80 colpi per arma. Sui MiG-15bis sono stati montati, accanto al cannone da 37mm, con munizioni aumentate a 45 colpi, due nuovi NR-23, con cadenza di 850-950 c/m e 80 colpi per arma. Le armi, azionabili anche separatamente, erano alloggiate su un supporto sostituibile rapidamente per il riarmo. La velocità iniziale di questi cannoni non era elevata, la cadenza del 37mm era bassa e la balistica era molto diversa, così a lunga distanza le traiettoria divergevano, passando sopra o sotto al bersaglio. La portata era elevata, ma un tiro preciso non superava i 300 metri. Non vi erano dubbi, comunque, sull’effetto: erano sufficienti 2 colpi da 37mm o 8 da 23mm per abbattere un B-29/36/50. Un singolo colpo da 37mm o 2 da 23mm contro un caccia F-80/84/86. Anche il Fagot poteva montare serbatoi ausiliari (da 60, 300, 400, 600 litri), bombe o razzi.
In combattimento: la Guerra di Corea
L’arrivo dei MiG-15 a novembre del 1950, ha reso obsoleti tutti i velivoli delle Nazioni Unite, compresi i vari Meteor, F-80, F-84, F-9F. Sono stati immediatamente inviati in zona tre squadron di F-86A. Numericamente i MiG presenti sono passati dai circa 500 a inizio guerra ai 1000 verso la fine, contro una media di 250 F-86.
Quando la Cina è intervenuta in forze, i sovietici hanno inviato una propria forza di caccia, comandata dall’asso I. Kozhedub. Dopo un periodo di addestramento congiunto, ad aprile 1951 il reparto è entrato in azione.
Pur mantenendo la superiorità aerea, l’USAF ha subito riscontrato perdite di gran lunga superiori. L’esperienza di alcuni piloti e le tattiche di copertura hanno fatto supporre la presenza di istruttori sovietici, veterani della seconda guerra mondiale, che in quota proteggevano i piloti cinesi e coreani, cosa confermata dalle intercettazioni radio ma negata da Mosca.
I russi operavano in gruppi di sei velivoli divisi in tre coppie (leader e wingman a protezione). La prima coppia attaccava. La seconda coppia proteggeva la prima. La terza restava in quota, per appoggiare le precedenti o occuparsi di bersagli occasionali, come F-86 rimasti senza gregario. I piloti russi hanno spesso scompaginato le formazioni di B-29, abbattendo 16 e danneggiandone gravemente moltissimi, come avvenuto il 23/10/1951, durante il famoso “Black Tuesday”, tanto da obbligare i bombardieri ad eseguire solo attacchi notturni.
Con lo stabilizzarsi del fronte, alla fine di gennaio 1952, i primi reparti sovietici sono stati sostituiti con nuove unità cinesi e nordcoreane poco addestrate, senza esperienza e con una media di solo 50-60 ore di volo. I piloti americani, inoltre, hanno iniziato ad attaccare gli aeroporti nemici, penetrando in Manciuria, pratica ufficialmente vietata ma di fatto incoraggiata (operazione Maple Special), cogliendo i MiG in decollo o in atterraggio, magari a corto di carburante e munizioni. L’arrivo dei nuovi F-86F, si è poi rivelato determinante per assicurare la superiorità.
F-86F
A giugno 1952 è apparso il modello F con motore da 2680 kg/sp e, da settembre, con la nuova ala “6-3” , con bordo d’attacco senza alule e corda estesa di 15 cm alla radice e 7 cm all’estremità. Il caccia poteva ora battere in virata il MiG-15bis anche ad alta quota e competere in salita. I comandi di volo erano completamente a controllo idraulico, eccellenti e leggeri ad alta e media velocità. Il MiG-15bis manteneva un lieve vantaggio oltre 11000 metri e una miglior accelerazione, ma l’F-86F gli era superiore quasi in tutto alle quote inferiori. La velocità massima era aumentata a 1107 km/h a livello del mare, la salita iniziale passava a 46 m/s, con un tempo di 5 minuti e 12 secondi a 9144 metri, la tangenza arrivava a 15100 metri. Con un peso a vuoto di 5046 kg e uno al decollo di 6894 kg senza carichi esterni, aveva un raggio d’azione di 737 km e una autonomia di 2454 km con serbatoi.
Alla fine della guerra, il dato ufficiale americano riportava 792 MiG-15 abbattuti, con la perdita di 78 F-86, un rapporto di oltre 10:1, dopo un iniziale 14:1 (818 MiG-15 contro 58 F-86). Per decenni lo si è ritenuto credibile, nonostante l’evidenza dimostrasse diverse incongruenze. I MiG attaccavano sempre in condizioni ottimali. Diretti dal controllo a terra, iniziavano la salita in Cina, per poi attraversare il confine tra 12000 e 15000 metri, superavano la scorta e attaccavano in picchiata da diverse direzioni. Erano spesso in vantaggio numerico. La zona degli scontri era al limite del raggio d’azione degli F-86 che potevano orbitare solo 20 minuti. I MiG erano superiori in virata, salita, accelerazione e tangenza. Potevano scegliere quando combattere e in caso di guai potevano tornare in Manciuria e non essere seguiti.
Ma i piloti americani erano tutti veterani, ottimamente addestrati e molto aggressivi. Gli F-86 erano superiori in velocità fino ai 9000 metri e in picchiata, a velocità supersonica, potevano facilmente battere i MiG, limitati a 0,92 Mach. La velocità di rollio era doppia. Il Sabre era una piattaforma di tiro più stabile, i comandi di volo erano migliori, il sistema di controllo del tiro era preciso, i piloti avevano tute anti-G. Tutti elementi non visibili sulle tabelle dei dati ma determinanti.
Entrambe le parti sono venute in possesso di alcuni esemplari danneggiati, ne hanno così potuto valutare sistemi e struttura. Un F-86 recuperato a ottobre del 1951, inviato in Russia, ha permesso la realizzazione per “reverse engineering” del sistema di controllo radar del fuoco e delle tute anti-G, oltre ad un rudimentale RWR, elementi poi inseriti sui successivi MiG-17. Nel caso degli americani, la consegna di un MiG-15bis da parte di un disertore, dopo la guerra, è stata un’eccellente occasione per testarlo approfonditamente contro l’F-86. Provato da Chuck Yeager nel dogfight, il MiG si è dimostrato inferiore in virata ma, nel combattimento in verticale, decisamente superiore. A parti invertite, con Yeager sull’F-86, il risultato non è cambiato. In attacchi “boom and zoom”il Fagot era micidiale, ma se obbligato in virata a quote basse e medie, poteva essere abbattuto. Il comportamento in volo dell’aereo è risultato, comunque, affetto da numerosi vizi, con una tendenza a cadere in vite dopo lo stallo, spesso senza possibilità di recupero e pericoloso a velocità transonica.
La scarsa efficienza delle fotomitragliatrici russe, soprattutto sui primi MiG-15 e l’interpretazione discutibile delle immagini di quelle sugli F-86, non consentivano sempre la chiara attribuzione di un abbattimento. I MiG-15, colpiti in alcuni punti, fumavano o bruciavano vistosamente, facendo credere ad un colpo fatale… ma continuavano a volare. Non sono neppure mancati casi di “fuoco amico”.
I dati sovietici, pesantemente sovrastimati, riportano l’abbattimento di ben 1097 aerei: 647 F-86, 185 F-84, 118 F-80, 28 F-51, 11 F-94, 65 B-29, 26 Meteor, e altri 17 velivoli. Sono stati dichiarati persi in combattimento o per la contraerea o in incidenti, 335 MiG-15 sovietici, 224 cinesi e circa 100 nordcoreani; un totale di 659 MiG-15. Gli F-86 ne hanno abbattuto la maggior parte ma almeno una decina è caduta vittima degli F-3D, F-80, F-84, F9F, Meteor, F4U e Sea Fury. Molti sono andati persi in incidenti. I MiG sovietici abbattuti dagli F-86 sarebbero, secondo Y. Gordon, 268.
Negli ultimi anni l’accesso agli archivi sovietici ha permesso la comparazione con i dati americani. Secondo l’USAF Statistical Digest FY1953, gli Stati Uniti avrebbero perso 250 F-86 di cui 184 in combattimento: 78 abbattuti dai MiG, 19 dalla contraerea, 26 per “causa sconosciuta” e 61 per “altre cause”. Il Sudafrica ha perso 6 F-86 abbattuti dai MiG. Gli americani erano soliti inserire i Sabre danneggiati e precipitati, magari dopo 5 minuti, o schiantati in atterraggio tra le “altre cause”. L’USAF nella ricerca “Sabre Measure Charlie”, suggeriva un rapporto più realistico di 5 a 1 tra abbattimenti e perdite. Escludendo i 19 Sabre colpiti dalla contraerea, si arriva ad un totale di 171 F-86, 84 abbattuti dai MiG-15, altri 26 dispersi ma presumibilmente abbattuti e 61 esclusi per vari motivi, alcuni validi (mancanza di carburante), altri meno (precipitati prima di arrivare alla base), oltre a quelli atterrati ma demoliti per i danni subiti. Anche i 103 F-86 citati da M. Allward (e 379 MiG abbattuti) appaiono sottostimati. Ecco perché il RAND calcola un rapporto reale di 1,8 MiG per ogni F-86, e 1,3 a 1 contro i MiG pilotati dai sovietici. Dorr, Lake e Thompson stimano circa 2 a 1. Negli anni ’80 si stimava un rapporto di 3:1, probabilmente il più vicino a quello vero.
I due velivoli hanno rappresentato un punto di svolta e hanno armato le forze aeree di mezzo mondo. Equivalenti e differenti allo stesso tempo, frutto di scuole di pensiero diverse, hanno preparato i piloti al passaggio ai successivi supersonici.
Fonti
MiGs v. Sabres Korean War 1951-1953 (Osprey Publishing)
2008_RAND_Pacific_View_Air_Combat_Briefing.pdf
https://www.alternatewars.com/SAC/F-86F-25_thru_-40_Sabre_SAC_-_1_October_1956.pdf
https://www.historynet.com/mig-madness-the-air-war-over-korea/?f
https://pierre.clostermann.org/coree-mig-15/
https://nuclearcompanion.com/from-glory-to-disgrace-the-browning-aircraft-machine-gun-story/
https://forum.warthunder.com/index.php?/topic/195781-mikoyan-gurevich-mig-15bis/
http://www.combatsim.com/review.php?id=351
https://combatace.com/forums/topic/83122-f-86-sabre-101-kill-ratio-over-korea/
https://ww2aircraft.net/forum/threads/mig-vs-sabre.10228/page-5
http://www.wio.ru/korea/korea-a.htm
https://www.reddit.com/r/hoggit/comments/2lnik9/dcs_f86_is_it_me_or_are_the_ai_mig15bis_really/
Il Mig 15 era frutto sostanzialmente di un totale travaso di tecnologie, la cellula era praticamente identica a quella del mai costruiTo FW TA-183, il motore era la copia pantografata del Rolls Royce Nene.
Il Ta-183 era stato concepito fin da subito come caccia da superiorità aerea rispetto al ME262 che aveva una configurazione aerodinamica coi motori in gondole anacronistica per un dogfight , a differenza del P-80 americano.