Nel 1960 l’esercito americano ha formulato i requisiti per lo sviluppo di una famiglia di missili d’artiglieria, con progetti codificati da A a D, per sostituire l’MGR-3 Little John e l’MGM-18 Lacrosse (A), l’ MGR-1 Honest John (B), l’MGM-29 Sergeant (C) e il PGM-11 Redstone (D). Il progetto B avrebbe montato una testata nucleare, convenzionale o chimica di 453 kg, avrebbe avuto un raggio selezionabile fino a 75 km, una precisione di 5 millesimi, per contenere il costo, e una maggior facilità di trasporto. Alla fine del 1962, è stata selezionata la LTV (Ling-Temco-Vought) per la realizzazione della nuova arma a corto raggio, denominata MGM-52 Lance. Lo sviluppo del motore a propellente liquido e spinta variabile è stato lungo e complesso, e ha provocato ritardi notevoli.
XMGM-52A
Il primo lancio del prototipo è avvenuto a marzo del 1965 ma il raggio d’azione è risultato troppo ridotto, 40-48 km. L’Ordnance Missile Laboratories ha realizzato, nel frattempo, la nuova guida DCAM. Ad agosto 1965 è stato provato il lanciatore mobile e realizzata una rampa su semirimorchio leggero per la 101° aerotrasportata. Dopo ulteriori 6 test positivi nel 1966, a giugno dell’anno dopo è partita la produzione pilota. Le prove hanno rivelato numerosi problemi a carico del motore. Ma il progetto era valido, avrebbe solo richiesto dei miglioramenti.
MGM-52B
Nel corso dello sviluppo è apparso evidente che si sarebbe potuto estendere il raggio d’azione a 120-140 km con un motore più potente, lunghezza e alette maggiori, e riducendo il peso della testata a 300 kg dagli iniziali 454. Il nuovo Extended Range Lance (XRL) avrebbe così integrato i progetti A,B e C, sostituendo quattro missili precedenti. Nel 1966 sono stati provati due XRL. Alla fine del 1967, è arrivato il primo ordine per i nuovi missili, denominati MGM-52B. Sono apparsi però, altri problemi al motore. Nel 1968 si è testato un nuovo sistema di alimentazione, con le correzioni SOS (Spring on Seal) che impedivano ai gas ricchi di ossigeno di mescolarsi con i gas ricchi di combustibile del generatore di gas solido, certificato con 4 lanci da marzo 1969. Sono seguiti 37 test statici e 6 prove di volo. Nel 1970 si sono eseguite le prove di portata massima e precisione e a settembre si sono ordinati 75 missili. Nel 1971 due prove fallite hanno obbligato a riprogettare i circuiti della testata, con ulteriori 12 test e 9 mesi per certificare le modifiche. Il missile era pronto per maggio 1972. Nel 1973 la testata nucleare è stata approvata per la produzione. Sono seguiti non meno di 156 lanci senza fallimenti. I missili, con un raggio d’azione di 130 km, impiegavano la testata M234 di 212 kg, con dispositivo termonucleare W-70 Mod. 0/1/2 regolabile a 1-10-100 kT e spoletta per scoppio in aria o a contatto. Sono state realizzate 900 testate. Era disponibile in alternativa una testata convenzionale a carica cava da 453 kg HE, contro bunker e bersagli duri. In questo caso la portata era compresa tra 4,8 e 75 km.
MGM-52C
Nel frattempo i test su una nuova testata convenzionale sono andati a rilento per problemi con le nuove submunizioni XM41, così alla fine del 1969 si sono provate le normali M40. Alla fine del 1971, il Congresso ha tagliato i fondi per la variante convenzionale, poi ripresa nel 1973. L’anno dopo, riprogettata la spoletta, si sono svolti 10 test. Nel 1976 è ricominciato lo sviluppo come MGM-52C, con coda e alette ridisegnate e testata XM251 a submunizioni. Nel 1972 è iniziata la produzione di 360 missili, dislocati in Europa nel settembre del 1973. I Lance convenzionali, a partire dal 1975, sono stati esportati in Belgio, Corea del sud, Germania, Iran, Israele, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito. Ne esistevano molte varianti.
MGM-52C mod.1: arrivato nel 1978, con testata M251 con 836 submunizioni M40 di 0,47 kg. Copriva un’area di 820 metri diametro. Aveva una portata di 80 km.
MGM-52C mod.2: con testata a submunizioni con 822 M74 APAM (0,59 kg) e raggio di 90 km.
MGM-52C: con 300 submunizioni M74 APAM. Portata di 120 km.
MGM-52C: con 860 submunizioni BLU-63/B APAM di 0,45 kg. Raggio di 72 km.
MGM-52C: con testata a frammentazione M118 da 463 kg. Portata 60 km.
MGM-52C: con testata a frammentazione da 227 kg. Raggio di 95 km.
MGM-52C: testata E27 con 1137 submunizioni E139 caricate a Sarin. Molte fonti non confermano l’adozione, perché ufficialmente la variante con testata chimica era stata annullata.
Il Lance era previsto contro obbiettivi importanti oltre il raggio delle artiglierie, postazioni missilistiche, aeroporti, comandi, ponti, centri logistici, concentrazioni di truppe, punti geografici nevralgici come gole, teste di ponte, linee di approvvigionamento. Con dimensioni e pesi ridotti, aveva maggior mobilità e precisione, semplicità d’impiego e potenza di fuoco, convenzionale e nucleare. I mezzi di lancio e trasporto M752 e M688, anfibi, potevano seguire le divisioni corazzate e sfuggire al tiro di controbatteria. Il lanciatore leggero su rimorchio monouso, invece, poteva essere elitrasportato o paracadutato. Il carrello M740 LZL (Launcher Zero Lenght) permetteva il lancio senza il veicolo, veniva elevato e ruotato manualmente. Un battaglione comprendeva 3 batterie, ognuna su 2 unità M752 TEL e 2 M688 (con 2 ricariche ognuno), in tutto 6 missili; con una cadenza di 3 missile/ora per unità. I veicoli potevano anche impiegare i vecchi Honest John con un kit speciale.
Il Lance era lungo 6,17-6,41 metri, a seconda della variante, con un diametro di 56 cm, una apertura alette di 1,42 metri e un peso di 1285-1527 kg. In accensione, il generatore solido di gas ad azoto (SGG) si attivava. Pressurizzava il serbatoio di combustibile, iniziava ad alimentare il missile e attivava quattro scarichi tangenziali nella sezione centrale che stabilizzavano il missile per rotazione a 4,5 giri/sec, fino all’ottenimento di sufficiente pressione aerodinamica sulle superfici di controllo. Il motore bistadio Rocketdyne P8E6 era alimentato a propellente liquido contenuto in due contenitori concentrici sigillati, così da non richiedere il rifornimento sul campo e permettere un tempo di preparazione al lancio di meno di 15 minuti. Erano impiegati 170 kg di UDMH (dimetilidrazina asimmetrica) e 499-502 kg di ossidante IRFNA (acido nitrico inibito a fumo rosso), estremamente corrosivi, quindi mantenuti separati. Il contenitore esterno alimentava il booster da 1,8 a 5,4 secondi, con una spinta di 19051-20865 kg/sp. Il controllo direzionale avveniva tramite TVC controllato da giroscopio. Raggiunta la velocità massima, a circa 1500 metri di distanza, subentrava il sostentatore col carburante del contenitore interno, per una durata massima di 120 secondi, a seconda della spinta, decrescente progressivamente da 1996-2039 kg/sp a zero per determinare l’apogeo e, quindi, la portata del missile. La velocità a fine combustione superava Mach 3. La guida impiegava un sistema inerziale AN/DJW-48 abbinato alla compensazione DCAM (Directional Control Automatic Meteorological). Un accelerometro regolava la spinta al necessario per eguagliare la resistenza e mantenere la rotta predeterminata, compensando gli errori dovuti a variazioni e disturbi atmosferici. Ha funzionato nei test anche con un vento all’apogeo di 230 km/h. A fine combustione, il Lance entrava in volo balistico. Il CEP variava tra 150 e 455 metri, a seconda della distanza. Ci volevano 200 secondi per coprire 130 km, con un apogeo di 47000 metri.
MGM-52D
Nel 1977 si è approvata la produzione della nuova testata nucleare W70-3 ER (enhanced radiation, al neutrone), poi differita da J.Carter ad aprile 1978. Era regolabile su due potenze: 0,75 e 1,25 kT. Ne sono state fabbricate 380. Il missile raggiungeva i 130 km ma le testate non sono mai state assegnate ai reparti.
Lance 2
Nel 1979, all’interno del programma per un futuro Lance 2, mai realizzato, sono stati provati a White Sands i missili derivati T-16 e T-22. Il primo aveva una testata a guida laser che richiedeva una illuminazione esterna. Ma è risultato troppo costoso. Sono stati provati 4 razzi T22, con 20 TGSM a carica cava e guida IR. Anche in questo caso il progetto non è proseguito.
La produzione è cessata nel 1980 con 2314-2391 esemplari, a seconda delle fonti. Il costo del missile era di 230-245000 dollari per le varianti nucleari e 175000 dollari per quelle convenzionali. Nel 1990, erano presenti 88 lanciatori con 300 testate convenzionali e 700 nucleari, sotto controllo americano. Lo U.S.Army aveva 8 battaglioni Lance, di cui 6 in Europa, con 36 lanciatori. Ne era previsto il ritiro a metà degli anni ’80. Nel 1985 si è decisa l’estensione della vita operativa fino al 1995. Ma il trattato sugli Euromissili e gli Accordi START hanno portato alla radiazione, iniziata nel 1991 con l’arrivo degli MGM-140 ATACMS, e terminata a giugno 1992. Varianti modificate sono ancora presenti in Sud Corea e Taiwan.
Dopo la dismissione i Lance sono stati impiegati dall’USMC come bersagli per testare i radar TPS-59 (V)3. Tra il 1986 e il 2015, invece, per le prove dei Patriot PAC-1/2, nello sviluppo di una testata a energia cinetica nei test FLAGE (Flexible Lightweight Agile Guided Experiment), e per testare i vari ERINT, Hawk, TMD, MEADS, Patriot PAC-3 e il sistema Aegis.
Fonti
Bill Gunston: “The Illustrated Encyclopedia of Rockets and Missiles”
Aranysas (2/2002)
https://missilethreat.csis.org/missile/lance/