MBDA Rapier

Nel 1963 la BAC, come iniziativa privata, ha iniziato lo sviluppo del sistema Sightline, per contrastare velivoli supersonici manovrabili a bassissima quota, che richiedevano ottimi tempi di reazione e alta manovrabilità. Ha deciso l’impiego di un sistema di guida ottico, che avrebbe assicurato alta precisione e un impatto diretto, permettendo di eliminare la spoletta di prossimità e adottare una testata più piccola. Nel frattempo l’esercito inglese era intenzionato ad acquistare il MIM-46 Mauler. Quando quest’ultimo ha iniziato a manifestare problemi, il Ministero della Difesa ha emesso la specifica ET.316, finanziando il Sightline come riserva, poi trasformato nel programma Rapier. Il primo lancio è avvenuto nel 1966 e i test sono iniziati nel 1968. L’anno dopo è partita la produzione. Le prove condotte a Woomera in Australia, anche al simulatore, hanno dimostrato notevoli difficoltà  nella guida, cosa che ha richiesto la calibrazione del joystick e una miglior processazione dei segnali. La RAF ha visto nel nuovo missile un sostituto per i propri Tigercat. Nel 1972 le prove presso i reparti hanno avuto esito positivo e il missile ha raggiunto l’IOC, l’anno dopo, sostituendo i Thunderbird nell’esercito e, nella RAF, i Bofors da 40/L70 e i Tigercat, operazione terminata nel 1977.

Il sistema originale ha un lanciatore clindrico a ruote con 4 missili. Nel radome superiore è alloggiato un radar di ricerca Decca pulse Doppler in banda F monoimpulso e un IFF Cossor Electronics. La parte inferiore ospita il computer e l’elettronica, con una parabola per l’invio dei comandi di guida in banda J. Il radar, con una portata di 11,5 km, ruota a 60 giri/sec. Localizzato il bersaglio, si illumina una spia sul quadrante SEZ (Selector Engagement Zone) che ne ha 32 in cerchio. E’ possibile bloccare i segnali provenienti da altre direzioni come misura ECCM. L’operatore impiega un inseguitore ottico rotante Barr & Stroud con un telescopio con prisma di Dove. Una telecamera separata TV per l’inseguimento del missile, ottimizzata IR, è asservita all’ottica di puntamento.

Rilevato il bersaglio, il sistema di inseguimento ottico ruota in azimuth verso l’obbiettivo e l’operatore inizia la ricerca in elevazione con un settore visivo di 20°. Individuato il bersaglio, lo aggancia in un settore di 4,8°, mantenendolo col joystick nel reticolo del telescopio. Quando l’aggancio è stabile, lancia il missile. Il tempo di reazione, dal rilevamento al lancio, è di 6 secondi. La telecamera TV segue i quattro flare sulla coda del missile, con un settore iniziale di 11° che viene poi ristretto a 0,55° per l’inseguimento. Il computer calcola la differenza tra la linea visiva dell’operatore e quella dei flare sul missile. I comandi di correzione sono inviati via radio tramite la parabola sul lanciatore e ricevuti da piccole antenne sulle alette di coda. Il missile ha guida SACLOS. E’ possibile attaccare un solo bersaglio per volta.

Il Rapier Mk-1 è lungo 2,23 metri, con un diametro di 13,7 cm e una apertura alare di 38 cm, e pesa 45 kg. Monostadio a propellente solido, raggiunge Mach 2 a fine combustione. Il raggio d’azione è compreso tra 400 e 6800 metri, con una quota massima di 3000 metri. La testata di 1,42 kg è semiperforante, con spoletta a contatto Marconi.

La batteria dell’esercito comprende 3 plotoni di 4 unità, nella RAF uno squadrone conta 8 unità. Ogni lanciatore è trainato da una Land Rover 101 FC 1, una seconda Land Rover FFR (Fitted For Radio) traina un semirimorchio MST (Missile Supply Trailer) con 10 missili.

 In combattimento

Guerra Iran-Iraq

Nel dicembre del 1974 un sistema Rapier, manovrato da personale inglese, posto a difesa del quartier generale Kurdo, ha abbattuto un Il-76MD iracheno.

Guerra delle Falklands

Ad aprile del 1982, gli inglesi hanno installato una batteria a San Carlos, per difendere un sito di rifornimento Harrier. La scelta della posizione si è rivelata infelice, determinando la scarsa efficienza del sistema, aggravata dalla fragilità della struttura e dalla mancanza di ricambi. L’arrivo di un radar Blindfire ha migliorato di poco la situazione.

Sono stati lanciati 45 missili. A fronte dei rapporti iniziali che parlavano di 14 aerei abbattuti e 6 probabili, è stato sicuramente abbattuto un Dagger il 29 maggio. Altri due abbattimenti probabili e due possibili, comprenderebbero tre A-4 nei giorni precedenti (23-24-25 maggio) ma altri sistemi sono entrati in azione contemporaneamente (Sea WolfSea CatBlowpipe e le armi portatili). Alla base dei problemi, lo scarso raggio d’azione, la mancanza di una spoletta di prossimità, problemi di interferenza coi radar navali e di identificazione.

Blindfire FSA

Il Rapier non aveva capacità ognitempo. La BAC ha allora selezionato, nel 1970, il radar esterno di guida Marconi DN-181 Blindfire per favorire l’esportazione, venduto all’Iran nel 1973 e acquisito dagli inglesi nel 1979. Il sistema modificato è entrato in servizio come Rapier Field Standard A (FSA). Nel 1997 erano già disponibili 350 Blindfire. Il radar impiega un fascio strettissimo (pencil-beam) per seguire il bersaglio e il missile. Il tracciatore ottico è asservito al Blindfire, ma può essere manualmente agganciato anche a un secondo bersaglio. Con la guida radar l’SSKP teorico è del 95 %, contro il 70 % della guida ottica. I Blindfire servono 1/3 delle unità dell’esercito e tutte quelle della RAF, installati su semirimorchio con proprio generatore trainato da una Land Rover TRT (Tracking Radar Tractor).

Tracked Rapier

A seguito di una richiesta dell’Iran per un sistema mobile per la difesa dei Chieftain, la BAC nel 1974 ha iniziato lo sviluppo del Tracked Rapier. La caduta dello Scià non ha interrotto il progetto e il mezzo è entrato in servizio nel 1981 nel Regno Unito. L’M548 è stato estesamente modificato nell’RCM 748 con un lanciatore con 8 missili, cabina corazzata con protezione NBC e generatore diesel. L’inseguitore ottico viene estratto dalla cabina destra e ruotato tramite casco di puntamento. Il mezzo entra in azione in soli 30 secondi dallo stop, contro i 15 minuti del Rapier trainato, ed è trasportabile sui C-130. Il radar Blindfire viene trainato o portato su un altro RCM748. Il mezzo, di 14 tonnellate, è stato aggiornato con un sensore a immagine termica ognitempo per l’uso senza Blindfire. Altri M548 modificati (MRV e REME) portano missili di riserva, ricambi, ecc. Dopo la Guerra del Golfo sono stati radiati, nei primi anni ’90, sostituiti dagli Starstreak su Alvis Stormer.

FSB1

Il Field Standard B ha aggiunto un miglioramento al radar di ricerca per lo spegnimento in caso di attacco di missili antiradar e il “pointing stick” per puntare l’unità di mira al bersaglio.

Rapier Laserfire

I miglioramenti hanno reso costoso il sistema, così nel 1982 è nato il Laserfire, che rimpiazza il sistema di inseguimento ottico con un illuminatore Lidar su veicolo e impiega un radar Doppler a onde millimetriche. Può rilevare il rotore degli elicotteri in hovering o in volo a bassissima quota nel clutter, grazie all’elevata frequenza e alla possibilità di modificare il fascio da stretto ad alta elevazione a largo a bassa elevazione. Il laser ad alta potenza illumina alternativamente il bersaglio e il missile, inviando poi i comandi al missile, con ingaggio semi-automatico. La mancanza del sistema ottico, però, rende difficile l’identificazione e, pur impiegabile di notte, l’acquisizione è sempre ottica.

FSB2 Darkfire

Nel 1985 è partito lo sviluppo di un sensore infrarosso a immagine termica, utile nel tiro notturno, raffreddato con bombole di gas compresso, nel programma Rapier 90. I test sono iniziati nel 1987 e nel 1990 il sistema è entrato in uso come FSB2 Rapier Darkfire. Il lanciatore ha 6 missili, il radar di ricerca è planare ed è stata introdotta la Tactical Control Console che controlla 4 lanciatori.  

Rapier Mk-1E

Nel 1988 è stata sperimentata una spoletta di prossimità, per poter colpire gli RPV. Il missile modificato è entrato in produzione nel 1989.

Rapier Mk-2

Sviluppato nel 1986, è stato ordinato nel 1992, entrando in servizio a metà degli anni ‘90. Pesante 43 kg, impiega vari miglioramenti aerodinamici, come un nuovo profilo supersonico Karman, nuova elettronica e software, autopilota digitale, navigazione inerziale con giroscopio ad anello laser, trasmissione comandi a codifica ridondante e ricevitori resistenti alle ECM. Il motore è un Roxel bistadio che porta la velocità a 2,5 Mach. Il raggio d’azione varia tra 400 e 8200 metri con una quota massima di 5000 metri. Può sopportare oltre 30g. La testata BAE Systems può essere a scoppio-frammentazione (Mk-2A) con spoletta laser di prossimità o a carica cava (Mk-2B) con doppia spoletta per l’uso anche contro blindati.

FSC/Jernas

Sviluppato dalla (dal 1999 MBDA) (ex Matra BAe Dynamics) come Rapier 2000, è entrato in produzione nel 1992, in servizio nel 1996 come FSC ed esportato come Jernas. Può colpire UAV, cruise, missili supersonici, aerei ed elicotteri anche molto manovrabili.

Il bersaglio è acquisito dal radar di ricerca BAE Systems Insyte (ex Alenia Marconi) Dagger, pulse Doppler 3D su semirimorchio. Ad agilità di frequenza con ottime ECCM, multi fascio ad alta risoluzione in banda J, ha un raggio di scoperta di 15 o 32 km, 5000 metri in quota, scansionato a 30/60 giri/minuto. Rileva oltre 75 bersagli/sec.che identifica col Cossor Mk 10 o 12. Un fascio ad alta elevazione rileva eventuali missili ARM, per spegnere in tempo il radar. Rilevato il bersaglio, invia l’azimuth al radar Blindfire e al lanciatore che si allineano sul bersaglio. Il canale di comando permette il controllo di due missili.

Il radar Blindfire aggiornato, della BAE Systems Insyte, è ad alta risoluzione monoimpulso ad agilità di frequenza in banda F. Ha una portata di 16 km ed è abbastanza potente da sovrastare i disturbi intenzionali (burn through). Impiega un identificatore Raytheon con tecnologia SIFF (Successor Identification Friend or Foe).

Il sistema elettro/ottico IR, raffreddato a ciclo Stirling, è in una copertura sferica superiore, controllato dall’operatore al terminale. Può scansionare lo spazio aereo autonomamente rilevando i bersagli e guidando i missili, evitando così l’uso del radar. Il lanciatore è compatto, con generatore integrato, e dotato di 8 missili. L’ingaggio è automatico, con un tempo di reazione di 5 secondi e altri 3 secondi per attaccare un secondo bersaglio. La ricarica manuale richiede solo 2 minuti.

Nel 2003 la MBDA e l’EADS hanno ricevuto un contratto, nel programma Air Defence Command and Control System ADC4I, per integrare nel sistema difensivo i Rapier FSC e gli Starstreak.

Il Rapier è stato Prodotto fino agli anni ’90 in circa 25000 esemplari, con 600 lanciatori e 350 radar. Acquisito dagli inglesi in 124 unità di lancio, è stato esportato in Australia (radiato nel 2005), Brunei, Emirati Arabi Uniti, Indonesia (radiato), Iran (radiato), Iraq (catturato dall’Iran), Libia (radiato), Kenia, Malesia, Oman, Paesi bassi (radiato), Singapore, Svizzera, Turchia e Zambia.

Nel 2020 è prevista la radiazione del Rapier nel Regno Unito, sostituito col Land Ceptor (CAMM).

Fonti   

Rockets & missiles (B. Gunston)

https://www.army-technology.com/projects/jernas/

https://www.militaryfactory.com/armor/detail.asp?armor_id=1135

https://en.wikipedia.org/wiki/Rapier_(missile)

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