Lo sviluppo del GAU-12/U è iniziato alla fine degli anni ’70, con l’obbiettivo di realizzare un cannone con buone capacità nell’attacco al suolo, che sfruttasse il nuovo munizionamento NATO da 25mm e la meccanica del GAU-8/A Avenger. I test a terra sono iniziati a febbraio 1979 e si sono svolti senza problemi, con un solo inceppamento. Le prove in volo sono proseguite fino alla fine del 1980, impiegando gli AV-8A Harrier. Complessivamente sono stati sparati 15000 colpi senza difetti. In 22 test contro carri armati bersaglio, si è ottenuta una media del 20 % di impatti su 1248 colpi, con raffiche di 0,5-1 secondo, in attacchi a 926 km/h in picchiata a 5°. Nel test del 10 dicembre 1980 su 260 colpi il 31 % ha centrato il bersaglio. La distanza media di inizio del fuoco è stata di 1130 metri, con l’80 % dei colpi entro 5 millesimi, 2 meno della specifica.
Il GAU-12/U è un cannone Gatling a 5 canne rotanti, con azionamento pneumatico, elettrico o idraulico esterno. Sugli AV-8A/B impiega due contenitori GEPOD-25. Nel contenitore di sinistra c’è il cannone, un deflettore di gas e la trasmissione ad aria. Nel contenitore destro, invece, 300 cartucce a maglia continua o “linkless”. L’installazione completa pesa 410 kg, 560 kg con i proiettili. Il motore di 25,6 kW è alimentato con aria prelevata dal compressore del motore dell’aereo. Il tempo di avvio fino alla massima cadenza è di 0,4 secondi. Il puntamento avviene tramite LCOSS (lead computing optical sight system).
Il GAU-12/U è lungo 2,11 m e pesa 122 kg. Ha una cadenza normale di 3600 c/m e massima di 4200. Nel caso dell’installazione sugli AC-130U, che impiega un motore elettrico da 11 kW, per ridurre l’usura delle canne e il consumo di munizioni, il ritmo di fuoco cala a 1800 c/m. Come tutte le armi Gatling, il carico sui componenti è ridotto, con lunga durata e alta affidabilità. Il cannone impiega proiettili 25x137mm HEI di 184 grammi (500 grammi completo) con 27 grammi di esplosivo e velocità iniziale di 1040 m/s o API di 215 grammi con nucleo in DU (uranio impoverito) in grado di perforare 59mm, con velocità di 1000 m/s. La portata massima è di 3660 metri, quella pratica è poco superiore al km.
Gli inglesi, insoddisfatti della cadenza di tiro istantanea, hanno deciso di montare sugli Harrier GR.Mk5/7/9 due ADEN da 25 mm, il cui progetto, però, è stato presto annullato.
Il cannone è operativo sugli AV-8B degli Stati Uniti, dell’Italia e della Spagna. Oltre che sugli AC-130U. Era l’armamento del prototipo Rutan ARES ed è stato proposto per gli AH-1 Cobra. E’ parte del sistema contraereo LAV-AD.
GAU-22/A
Operativo dal 2017, è una variante a 4 canne del GAU-12/U, sviluppata per gli F-35 Lightning II. Il GAU-22/A pesa meno del predecessore, 104 kg, e occupa un volume inferiore del 20 %. L’F-35A monta il cannone internamente con 182 colpi. Gli F-35B e C lo portano in un pod stealth esterno con 220 colpi. La cadenza di fuoco è ridotta a 3300 c/m con un tempo di avvio di 0,4 secondi e il rinculo è ridotto a 1680 kg. La precisione è aumentata a 1,4 millesimi (67 % dei colpi), con l’80 % dei colpi in un cerchio di 5 millesimi a 915 metri di distanza.
Il cannone impiega proiettili PGU-25 HEI con velocità iniziale di 1085 m/s, API da 1036 m/s e due tipi di munizioni semiperforanti a doppio scopo, il PGU-32/U SAPHEI-T, capace di forare 13mm a 30° a 1000 metri e un massimo di 45mm, e il PGU-47/U APEX (alto esplosivo incendiario-perforante, della Nammo) che fora 20mm a 45° e 50mm a 0°. Oltre ai colpi da esercitazione PGU-23 TP. La capacità perforante è simile a quella del proiettile M789 HEDP (30×113) del Chain Gun da 30mm. Le munizioni sono a nastro continuo o “linkless”. Nel tiro aria-aria la potenza è pari a quella di un Vulcan, ma con proiettili più pesanti. Anche in uno snapshot di 0,5 secondi vengono sparati 16 colpi, un quantitativo sufficiente, data la precisione, per causare danni estesi a qualunque bersaglio aereo.
E’ prevista la produzione di molte migliaia di pezzi, dati gli ordinativi elevati del nuovo F-35.
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