Matra R.550 Magic

Lo sviluppo del Magic 1 nasce come iniziativa privata della Matra per un missile in grado di competere con l’AIM-9 e studiato espressamente per il combattimento ravvicinato. Gli studi di fattibilità sono avvenuti tra il 1966 ed il 1968. Nel 1969 il progetto ha ottenuto finanziamenti nazionali, vista anche l’inadeguatezza dell’R.530. E’ stato presentato, per la prima volta, nel 1971 a Parigi, in concomitanza con l’inizio dei test. Nel 1972 è avvenuto il primo lancio da un Meteor contro un CT-20 in manovra. Nel 1973 è iniziata la pre-produzione per valutazione che ha portato, l’anno dopo, all’inizio della produzione in serie e alla consegna ai reparti nel 1975. 

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La configurazione presenta un doppio canard anteriore. Il primo è fisso. Il secondo controlla il missile sui tre assi. La configurazione permette di mantenere il controllo ad alti angoli d’incidenza ed assicura  alta manovrabilità. La coda ruota liberamente per stabilizzare l’arma in rollio. Le alette hanno un dente al bordo d’attacco. Il missile impiega elettronica a valvole.

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Lungo 2,72 metri, con un diametro di cm 15,7, ha una apertura alare di 66 cm e pesa 89 kg. Il motore a razzo SNPE  Romeo monostadio, con 21 kg di propellente, ha una spinta di 2700 kg ed una durata di combustione di 1,7-2 secondi.  Assicura un velocità nominale di 2,7 Mach a fine combustione (1,7-2 Mach  più la velocità di lancio). Il raggio d’azione varia da un minimo di 300 metri (attivazione testata) a 10000 metri, secondo la quota e la velocità lancio. La portata efficace è di 3-4 km contro bersagli manovranti. Il tempo di volo è di 20 secondi.  La cellula può sopportare 35g.  L’R.550 può essere lanciato da 0 a 1300 km/h da velivoli in manovra a 6g, e fino a Mach 2 con accelerazioni di 3,5g. La quota d’impiego varia da 50 a 18000 metri senza limitazioni e oltre i 18000 metri con limiti nell’inviluppo d’ingaggio. Può incrociare la rotta del velivolo lanciatore a soli 50 metri di distanza. La navigazione è proporzionale.

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Il sensore infrarosso è un SAT  AD550 o, successivamente, un SAT  AD3601  monoelemento al solfuro di piombo (PbS)  in banda 2 a 3-5 micron,  raffreddato prima del lancio con azoto contenuto nella rotaia di lancio (sist. Joule-Thomson).  La scansione è in un’arco di  ±40° con una velocità angolare di ben 300°/sec.  La riserva d’azoto permette solo un paio di missioni. Teoricamente può agganciare in un arco posteriore di 140° con capacità di attacco in coda (tail chase) e laterale (side aspect). Ma il sensore raggiunge le migliori prestazioni se puntato in un cono di 10° in coda. E’ puntato dal pilota visualmente, senza impiego di altri sensori. Quando “aggancia” emette un suono caratteristico.  

La testata,  situata al centro, è di 12,5 kg a frammentazione con 6 kg di esplosivo. E’ armata 1,8 secondi dopo il lancio. Il raggio letale è di 5 metri. E’ attivata da una spoletta di prossimità IR e da una ad impatto ritardata.

Equivalente o superiore all’AIM-9J/H, il Magic ha il vantaggio di poter essere esportato senza limitazioni.

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In combattimento

L’Argentina ha ricevuto i primi 22  Magic 1 nel 1982, montandoli subito sui Mirage IIIEA per missioni di pattuglia sulle Falkland e sui cieli nazionali. Altri Magic sono stati acquisiti clandestinamente dalla Libia durante la guerra. Nonostante qualche fonte sostenga il contrario, sembra che l’R.550 sia stato lanciato in almeno quattro occasioni contro i Sea Harrier, senza colpirli mai, sia per le manovre evasive attuate che per il lancio di flare. Alcuni sono stati sparati fuori inviluppo utile. Dopo la guerra sono stati acquisiti altri 28 missili per armare anche i Super Etandard.

Nel conflitto Iran-Iraq, gli iracheni lo hanno impiegato fin dal 1981 sui Mirage F-1EQ, MiG-21 e Hunter. Secondo fonti irachene tra il 1981 ed il 1987 sarebbero stati abbattuti o danneggiati non meno di 12 tra F-4E ed F-5E, almeno un MiG-21, un C-130 e due F-14A. Il Pk del missile è stato del 16,6 %.

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Il Sudafrica  lo ha impiegato sui Mirage F-1CZ durante la  guerra in Angola, assieme ai V-3A e V-3B Kukri. Nel 1982, durante un volo di ricognizione, un Canberra e i due Mirage F-1CZ di scorta sono stati affrontati da due MiG-21MF. Uno dei Mirage a 6000 metri di quota ha lanciato un primo R.550 a  Mach 1,3 in virata a 3 km di distanza in coda. Il missile ha “agganciato” ma, finita l’energia utile, non ha raggiunto il bersaglio. Il pilota ha lanciato un secondo Magic da 1,5 km, che il MiG-21  ha tentato inutilmente di evadere. La spoletta ha attivato l’esplosione nella scia del MiG, danneggiandolo. Sembra sia andato poi distrutto in atterraggio.  L’altro MiG è stato abbattuto coi cannoni da 30 mm.

Nel 1987, quattro Mirage F-1CZ hanno intercettato otto MiG-23ML cacciabombardieri scortati da due MiG-23ML. Uno dei Mirage ha lanciato un R.550 che è esploso a 10 m dalla coda di un MiG senza danno. Un secondo missile ha seguito correttamente il bersaglio ma i Mirage hanno interrotto il combattimento, senza verificarne l’esito. Sempre nel 1987 altri quattro Mirage F-1CZ hanno avuto un secondo scontro con i MiG-23. Uno dei MiG ha centrato un Mirage, sembra con un R-23, danneggiandolo gravemente. Uno dei Mirage ha risposto con un R.550. Anche in questo caso senza poter vedere il risultato, dovendo accompagnare il collega in difficoltà. Stranamente le fonti sudafricane indicano un Pk del 50 % e diverse vittorie. I Magic sudafricani sono stati radiati nel 1988 e sostituiti dai V-3C Darter e V-3S Snake.

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Sono stati prodotti più di 7.000 Magic 1 fino al 1984 ad un costo iniziale di 15000 $ l’uno. Oltre alla Francia l’R550 è stato acquistato da:  Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Camerun, Cina, Ecuador, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gabon, Grecia, India, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Nigeria, Oman, Pakistan, Perù, Portogallo, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Venezuela e Zaire.

La Cina ha prodotto una copia quasi identica chiamata PL-7, destinata principalmente all’esportazione ed acquistata dall’Iran e dal Pakistan . Il Sudafrica ne ha derivato il proprio V3A, avviando lo sviluppo di una fortunata famiglia di missili.

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Magic 2: la seconda generazione

Nonostante le buone prestazioni generali, i risultati dei combattimenti dimostravano gli evidenti difetti del missile: il sensore mancava di sufficiente sensibilità, così la portata teorica di 10 km si riduceva a 3 km negli attacchi in coda. E non era questo il problema maggiore. La spoletta infrarossa si attivava prematuramente, fuori raggio letale, causando danni lievi o nulli. Nel 1978 è iniziato così lo sviluppo della variante migliorata che è entrata in servizio nel 1986.

Il Magic 2 ha un peso lievemente superiore, 90 kg. La lunghezza sale a 2,75 metri, le altre dimensioni restano inalterate. Impiega un nuovo autopilota ed elettronica digitale. Il motore è il nuovo SNPE Richard a ridotta emissione di fumo, con una spinta di 3000 kg. La durata di combustione aumenta a 2,2 secondi e consente una punta massima di 3 Mach. La portata pratica sale a 5 km in attacco frontale, con un massimo di 15-18 km. La quota d’impiego massima è superiore, grazie ad una migliore stabilizzazione in beccheggio ed imbardata. Il missile è più manovrabile, sopporta 50g e può essere lanciato da velivoli in manovra a 9g, come dimostrato nel 1992 da un Mirage 2000 in un lancio a 8,6g. La navigazione è proporzionale modificata: il missile si dirige verso il “punto futuro”, riducendo la perdita d’energia.

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Ha il nuovo sensore “all aspect” AD3633  multielemento, molto più  sensibile, con un insieme cruciforme di rilevatori (Crossed-array tracker) con ottime capacità di rifiuto di esche.  Il tempo di preparazione al lancio è ridotto a pochi secondi.  Impiega una nuova spoletta di prossimità radar attiva Doppler.  La testata, inizialmente invariata, nel 1993 è stata sostituita con un modello aderente alla specifica “less sensitive munition”. Il Magic 2 può essere asservito al radar di bordo o ad un casco di puntamento (HMS) come nei MiG-21 rumeni. La testa di ricerca segue il bersaglio anche nel corso di virate a 30°/sec. e 9g. Nei test colpisce nel 90 % dei casi.

Qualche fonte parlava, anni fa,  di una variante a guida SARH. Non vi sono prove della sua esistenza.

Magic 2 Mk2

Nel 1990 è iniziato lo sviluppo della sottovariante Mk2, entrata in servizio nel 1996.  Più manovrabile, ha un sensore ulteriormente migliorato. La portata aumenta a 20 km nel caso di lancio ad alta velocità e ad alta quota contro un obbiettivo in avvicinamento frontale. A bassa quota è di 5 km contro bersagli contromanovranti.

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In combattimento

Durante l’invasione del Kuwait, nel 1990,  i Mirage F-1CK hanno attaccato, assieme agli Hawk e agli A-4, 50 elicotteri  iracheni, abbattendone 13 con i Magic 2 Mk 2 e altri 3 con i cannoni.

Nel conflitto di frontiera col Perù, nel 1992 due Mirage F-1JA dell’ Ecuador in pattuglia hanno intercettato due Su-22 in volo a 600 metri di quota a 8 km di distanza. Arrivando dall’alto e con un angolo relativo di 90º, uno dei Mirage ha lanciato un Magic 2 Mk 2 che ha perso l’aggancio. I Su-22 hanno subito virato e accelerato al massimo, nel tentativo di rientrare nel proprio spazio aereo, ma sono stati abbattuti.

Nel 1996 un Mirage 2000 greco ha lanciato un R.550 Magic 2 contro un F-16 turco, abbattendolo.

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I Magic 2 sono stati impiegati nella Guerra del Golfo del 1991,  in Bosnia nel 1995 e durante le missioni sul Kosovo nel 1999 ma senza alcun lancio. In quest’ultimo caso sono stati utilizzati 29 Magic, scartati o revisionati a fine missione, data la breve vita utile “di trasporto”: solo 40 ore. Il missile è stato progettato per decolli su allarme non per affrontare lunghi pattugliamenti. Non sopporta a lungo i cambiamenti di temperatura e le vibrazioni. Il rischio reale è di un malfunzionamento al lancio. Ed il costo è medio-alto, 196000-220000 $.  

Oltre alla Francia, sono stati ordinati da Belgio, Brasile, Ecuador, India, Qatar e Taiwan (480 missili). Il totale complessivo è di 4300 Magic 2. 

Magic 3

Diverse fonti,  nel 1993, indicavano lo sviluppo di una nuova versione, abbandonata a favore del MICA. Nel 2003 il gruppo MBDA ha firmato un contratto di cooperazione con l’India’s Bharat Dynamics su diversi progetti missilistici. Nell’ambito dell’accordo, l’India ha prodotto un sensore IR più avanzato  per i propri Magic, ed è stata autorizzata a denominarli Magic 3.

La produzione del Magic in Francia è terminata alla fine degli anni ’90, dopo la fusione Matra-Bae Dynamics  nel consorzio MBDA. Da allora l’ASRAAM è offerto come sostituto.

Il missile arma i Mirage III, Mirage 5/50, Mirage F1, Mirage 2000, Hawk, Jaguar, Etendard IV e Super Etendard,  Rafale, A-4, F-8E (FN), MiG-21, MiG-23, Alpha Jet, Sea Harrier ed F-16. Altri sono predisposti: Tornado, AMX, F-5E ed F-18.

2 thoughts on “Matra R.550 Magic

  1. Il limite di 50 metri di quota minima sarà quello indicato dalla casa, ma a bassa quota -nonostante la spoletta- potrebbe essere anche inferiore rispetto a questo valore indicato? Gli aerei iraniani, per esempio, spesso volavano bassissimi.

    1. La presenza di una spoletta infrarossa di vecchia generazione sui Magic 1 penso avrebbe reso difficile l’intercettazione a quote inferiori a 50 metri. Nessun problema invece per i Magic 2, dotati di spolette radar Doppler.

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