Vympel R-37M (AA-13 Arrow)

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Lo sviluppo del K-37, derivato dall’R-33, è iniziato nel 1984 e il missile ha eseguito il primo test nel 1989. Le prove sono continuate durante gli anni ’90. E’ stato presentato per la prima volta nel 1992 a Minsk, ad una mostra di aerei militari per i dirigenti della CSI, quando sei simulacri sono apparsi sotto la fusoliera di un MiG-31M. Nel 1994, in una prova, ha colpito un MiG-17 bersaglio a 308 km di distanza. Ma nel 1998 il programma è stato sospeso per il superamento dei costi ed è stato invece adottato  l’R-33S migliorato. Il K-37, più lungo dell’R-33 e pesante forse 600 kg,  è stato fabbricato in pochi esemplari per le prove di tiro e integrazione sui MiG-31. Sembra sia stato realizzato, appositamente per questo missile, uno speciale sensore radar semiattivo/passivo che non è entrato in produzione.  Secondo l’autorevole Jane’s era stata sviluppata la variante R-37M, con un booster sganciabile che ne avrebbe aumentato  il raggio d’azione a 300-400 km. Ma non vi è alcuna prova. Il missile ha ricevuto il codice occidentale  temporaneo AA-X-13 Arrow (o Andi).

I lavori per il nuovo Vympel K-37M (izd. 610M) sono ripresi a fine 2006, parte del programma MiG-31BM, e sono terminati nel 2012 col primo lancio e l’inizio della produzione in serie. Il missile è entrato in servizio nel 2018 sui MiG-31BM Foxhound-C della Russia.

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Sembra che alla base delle specifiche per un missile a raggio extra-lungo vi fosse l’intento di colpire gli AWACS avversari, permettendo agli intercettori di restare fuori dalla reazione dei caccia posti a difesa. L’attacco sarebbe iniziato sotto l’orizzonte radar degli E-3 o al limite di rilevamento, accelerando in salita supersonica per lanciare i missili su traiettoria alta (loft). Il missile avrebbe attaccato in picchiata, attivando il radar a 50 km di distanza, lasciando all’obbiettivo solo 30 secondi  per reagire con manovre o con sistemi ECM. L’Arrow era all’inizio in competizione col Novator  K-100 AAM-L, poi abbandonato. 

L’R-37M (Arrow o Axehead) è lungo 4,15 metri, con un diametro di 38 cm, e pesa 510 kg. Gli “strake” hanno una apertura di 72 cm ed aumentano la portanza e il raggio d’azione. Le alette pieghevoli in coda, con una apertura di 102 cm, consentono il trasporto semiannegato di 4 missili sui MiG-31BM,  soluzione che favorirebbe anche l’inserimento nelle stive del Su-57. Il sistema di controllo è totalmente diverso da quello dell’R-33, perché il missile è dinamicamente instabile per aumentare l’agilità.

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L’R-37M richiede 2 minuti di riscaldamento. L’attivazione altri 5 secondi, poi è pronto al lancio. Ha un raggio d’azione e una velocità senza eguali. Il motore bistadio a propellente solido è più potente di quello dell’R-33 ed è stata estesa la durata delle batterie. A fine combustione la velocità raggiunge Mach 6. Il raggio d’azione è impressionante. Viene dichiarato in 280 km ma varia molto secondo le condizioni di lancio, da un minimo di 150 km per un lancio diretto ad oltre 300 km su traiettoria alta. Quello efficace è indicato in 130 km. Il missile può intercettare bersagli volanti a qualunque velocità, da 15 a 40000 metri di quota.

La guida nella fase iniziale è inerziale con aggiornamento a metà traiettoria tramite data-link, con antenna sotto la coda, con una portata di ricezione di 100 km. A 75 km dal bersaglio entra in funzione il radar Agat 9B-1388RS a doppia frequenza,  in funzione semiattiva. Negli ultimi 25 km passa alla modalità attiva (con portata di 25-40 km contro bersagli con RCS di 5 m2) con angolo di scansione di +/-60°. Non risente del clutter del terreno nell’intercettazione di bersagli a bassissima quota e dispone di ottime ECCM.  La testata è a frammentazione di 60 kg, con spoletta radar e ad impatto.

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E’ già stato annunciato il possibile impiego di un sensore più avanzato. Il candidato probabile è l’Agat ARGS-PD con portata di 80 km contro bersagli con RCS di 1 m2.  

Si riteneva fosse stato progettato esclusivamente per i MiG-31M/BM, come sostituto dell’R-33. Invece è nato per essere compatibile con molti altri velivoli, come i Su-27/35S/37, i MiG-29SMT/MiG-35S e il Su-57. Avrebbe dovuto armare anche i prototipi S-37 e MiG 1.42.

Le prestazioni cinematiche ne fanno un’arma eccellente, tanto da essere definito “AWACS-Killer”. Tra gli obbiettivi vi sarebbero i vari E-2, E-3, E-8, RC/KC-135, EC-130 ed aerei EW. Ma è impiegabile con buoni risultati  anche contro caccia e cruise, potendo affrontare bersagli contromanovranti a 8g. Negli attacchi frontali, l’altissima velocità relativa restringe moltissimo la “finestra” di evasione del bersaglio.

Nel 2011 e nel 2013 è stato presentato il derivato RVV-BD (Bolshoj Dalnosty, a grande raggio), destinato all’esportazione, i cui test sono terminati nel 2018. Ultimo sviluppo dell’R-37, migliorato e affinato aerodinamicamente, è un bistadio lungo 4,06 metri con alette di 102 cm di apertura e un peso di 510 kg. Raggiunge la portata di 200 km, limite per l’export. La guida terminale è radar attiva e la testata è di 60 kg. Può intercettare bersagli da 15 a 25000 metri di quota. L’RVV-BD è previsto per il Su-35 e per il Su-57 ma non è sicuro che possa trovare posto nelle stive di quest’ultimo.

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Sono stati modificati già 90 MiG-31BM, il che implica una produzione garantita di alcune centinaia di missili. L’R-37M ha una vita utile di 8 anni ma il tempo massimo di trasporto in volo è di 50 ore, poi richiede la revisione.

In combattimento

Nel conflitto in Ucraina, dopo le forti perdite iniziali, la Russia ha inviato i MiG-31BM e fornito i missili R-37M, montati anche sui caccia Su-35S e Su-57. Coppie di velivoli hanno iniziato i pattugliamenti in ognuno degli otto settori in cui è stato suddiviso lo spazio aereo ucraino. Secondo il Royal United Services Institute, da ottobre 2022, sono stati lanciati fino a 6 R-37M al giorno. I missili avrebbero abbattuto 4 MiG-29, 6 Su-25, 1 Su-24M, 1 Su-27, vari elicotteri e droni Bayraktar.  I piloti ucraini in avvicinamento a bassissima quota sono stati centrati dai missili R-37M in arrivo dall’alto in modalità attiva, senza alcun allarme. In un caso un Su-57 avrebbe colpito un Su-27 da 217 km di distanza.

Per il futuro, Vympel ha un nuovo progetto (izdeliye 810) derivato dall’R-37M con le sole alette di controllo in coda, con portata aumentata del 50 % (500 km) e motore a spinta variabile in grado di funzionare per ben 360 secondi, valore che lascia perplessi. Nella fase intermedia il sistema inerziale riceverà correzioni Glonass  assieme alla guida semiattiva radar, con guida terminale  radar attiva/passiva. Previsto per il 2013, non sarà disponibile prima di diversi anni.

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