Ottenere informazioni attendibili riguardanti gli armamenti della ex-Unione Sovietica è sempre stato difficile. Se poi si cercano dati sulle armi nucleari e termonucleari , l’impresa diventa impossibile. Uno dei settori più carenti di dati è quello relativo alle bombe nucleari tattiche e strategiche. Tutti conoscono la superbomba Tsar ma non si parla mai di tutte le altre bombe costruite finora.
Non si conosce il numero totale delle bombe nucleari strategiche russe. Le bombe nucleari tattiche e ASW sarebbero almeno 14, di cui 6 con potenze tra 1 e 10 kT. Le bombe, realizzate dai gruppi di progettazione KB-11 e NII-1011 (oggi VNIITF), utilizzano numerosi tipi di codice identificativo. Le prime armi sono conosciute con la sigla RDS, che indica in realtà la testata (come il W in quelle americane). Le successive adottano il codice GRAU oppure un codice del tipo (Izdeliye) o ancora una sigla militare. Quest’ultima è variata recentemente. Secondo il Jane’s la lettera N indicherebbe le bombe nucleari strategiche, TN sarebbe il codice di quelle tattiche, ma manca un riscontro nelle fonti russe. Qualche fonte parla di versioni nucleari della serie FAB da 20 kT e oltre. Ma la sigla FAB indica le bombe di uso generale.
Serie RDS
RDS-1 (izd.501) : copia della Fat Man americana, al plutonio, testata il 29/8/1949. Ha sviluppato 22 kT. Pesava 4,7 tonnellate con un diametro di 1,5 metri. E’ stata prodotta in 5 esemplari, nel 1951, per i bombardieri Tu-4 e Tu-16. Sono state tutte convertite nelle RDS-2.
RDS-2: derivata dalla precedente e testata nel 1951, aveva una potenza di 38 kT. Era sempre al plutonio. Pesava circa 3200 kg, con un diametro di 1,25 metri. Ne sono state prodotte almeno 59.
RDS-3T Mariya: versione di serie della sperimentale RDS-3, è stata prodotta in quantità dal 1951 per i bombardieri Tu-4 e Tu-16. Sviluppava 42 kT. Era ad implosione di uranio e plutonio.
RDS-3I: modello migliorato della precedente, fornito di un generatore esterno di neutroni, è stata prodotta nel 1953. La potenza era di 62 kT.
Sono state fabbricate almeno 60 RDS-3T/I.
RDS-4T Tatyana (izd.T): bomba tattica, testata nel 1953 e prodotta dal 1954 al 1956 (altre fonti: 1966), era ad implosione di plutonio e pesava 1200 kg. Il progetto era nato per realizzare una bomba di minori dimensioni, più leggera, per gli Il-28. L’RDS-4, basata sull’esperienza delle RDS-2 e 3, pesava un terzo rispetto alle precedenti, con un diametro ridotto a 80 cm, ed è stata la prima bomba tattica prodotta in grande serie. Impiegava un nucleo sospeso di disegno simile a quello della RDS-2 ma con una potenza di 30 kT (altre fonti: 28 o 42 kT). Pur impiegando meno plutonio, si è ottenuto un aumento di 9 kT rispetto all’RDS-1. Tra i vettori, non solo i bombardieri Tu-4/16/22/95, M-4 e 3M, ma anche gli aerei di prima linea MiG-19/21, Il-28, Tu-2, Yak-26/28 e altri. Era imbarcabile anche sui Tu-14T.
RDS-4M: variante più leggera e meno potente della precedente.
RDS-5: ordigno ad implosione intensificata (Pu-239 e U-235) simile all’RDS-4, per i Tu-4 e Tu-16. Aveva un diametro di 1 metro, pesava 1200 kg e sviluppava 30 kT. Impiegava un nucleo sospeso, uguale a quello della RDS-2.
RDS-6 Ivan: impiegata sui Tu-16 dal 1953, sviluppava tra i 200 e i 400 kT. Testata nel 1953.
RDS-6S Ivan o Slojka: variante migliorata della precedente. Il 20 % della potenza (400 kT) era ottenuto per fusione. Pesava 5 tonnellate.
RDS-6T: sviluppo abbandonato.
RDS-6SD: ad alta potenza, nessun dato.
RDS-7: sviluppata come riserva in caso di insuccesso della RDS-6, era un’arma da 500 kT. Abbandonata.
RDS-27: testata nel 1955, era un miglioramento della RDS-6S. Sviluppava 250-300 kT. Bomba nucleare strategica per i Tu-16.
RDS-37 Ivan (izd.37D): prima bomba termonucleare a due stadi, di 3 tonnellate, ha dato vita ad una intera famiglia di armi delle quali non sono disponibili dati. Sviluppata nel 1955, era simile alla RDS-27 ma impiegava trizio. Nel test del 1957 la potenza era stata ridotta a 1,6 MT ma le bombe prodotte in serie, per i Tu-16, Tu-95 e Mya-4 erano da 2,9-5 MT e pesavano 5 tonnellate.
RDS-44: bomba termonucleare da 1,45-1,5 MT.
RDS-46A: bomba termonucleare da 2,8-2,9 MT.
RDS-49: bomba termonucleare da 650, 860 kT o 1 MT.
RDS-220 Tsar Bomb: arma termonucleare strategica a tre stadi, lunga 8 metri, con un diametro di 2,1 metri e un peso di 27 tonnellate, è stata fabbricata in soli due esemplari (altre fonti: tre-cinque), entrati in servizio nel 1959. Denominata alternativamente RN-202 Ivan, izd.202 o izd.B. Provata con potenza ridotta, con mantello in piombo, il 30/10/1961, ha sviluppato 50 MT. E’ stata lanciata da un Tu-95V estesamente modificato. Aveva spoletta radar e parafreno. Era modificabile nella variante AN-620 (o A-620EN) da 100 MT (mantello in uranio).
Designazione GRAU
5F48: prima bomba nucleare di profondità a implosione, realizzata in risposta ai sottomarini G.Washington, operativa dal 1964 al 1970. Conosciuta anche come SK-1 Skalp, pesa 1600 kg. Viene trasportata dai Be-10/12SK (1 bomba), Tu-14/142 e dagli Il-38. Il lancio è previsto tra 2000 e 8000 metri di quota. L’esplosione avviene tra 200 e 400 metri di profondità. Lo scoppio, da 10 kT, ha un raggio di 400 metri ma è in grado di distruggere un sottomarino fino a 600-800 metri di distanza, a seconda della profondità e della velocità del mezzo. Ha spoletta idrostatica e a tempo (20 o 44 o 100 secondi, in quest’ultimo caso per acque poco profonde, dal momento dell’impatto con l’acqua). Pare fossero disponibili anche spolette a contatto e per scoppio in aria. Doveva essere mantenuta tra 16° e 23°, fin dal deposito, per poter operare correttamente.
Almeno una fonte riporta una potenza molto superiore, quasi 200 kT, dato il raggio di distruzione e la colonna d’acqua alta 6000 metri, per compensare la scarsa precisione nella localizzazione del sottomarino. Tanto da rendere l’allontanamento in tempo, difficile per un Be-12 e impossibile per un elicottero.
8F59: bomba di profondità nucleare apparsa nel 1970, conosciuta anche come RYu-2 (ryushka) e Skat. Sui Be-12, Il-38, Tu-142 e sugli elicotteri Ka-25PLYu, Ka-27 e Mi-14. Spoletta idrostatica. E’ stata preceduta dalla RYu-1 e seguita dalla RYu-2-2.
8U46, 47, 48: bombe nucleari tattiche di 450-480 kg e 5-30 kT di potenza. Per Su-7 e MiG-21.
8U49: bomba tattica come le precedenti, corrisponde alla RN-24.
8U57: bomba tattica da 1 kT per i Su-7/17/20/24. Il codice alternativo 6U57 non sembra corretto.
8U63: bomba tattica da 1 kT. Per i Su-17/20/24.
8U64: corrisponde alla RN-40. Il codice alternativo 9U64 non sembra corretto.
8U69: corrisponde alla RN-28 (SN-69).
Codice tipo (izdeliye)
244N: indica la famiglia di bombe nucleari tattiche 8U46/47/48/49.
245N: bomba termonucleare strategica, sviluppata nel 1955-1957. Impiegata sui Tu-16/22/95, è rimast in servizio fino al 1972.
246N: bomba termonucleare.
407N: bomba da 5 kT per l’Il-28.
Designazioni militari
RN-20: nessun dato.
RN-23: sui MiG-23M.
RN-24 Natasha: bomba tattica supersonica, derivava dai risultati dei test del 1953 e 1954, volti a ottimizzare l’impiego del plutonio. E’entrata in servizio nel 1960 (altre fonti: 1956). Montata principalmente sul Su-7, ha poi fatto parte della dotazione dei Su-17/20/22/24/27, dei MiG-21S/PFM/23/27 e forse degli Yak-28. E’stata provata sui MiG-19 e MiG-21F. Lunga 3,37 metri, con un diametro di 58 cm e una apertura alle alette di 72,6 cm, pesava 450-480 kg. Sviluppava 5 kT (altre fonti: 10 kT). Poteva essere lanciata a qualunque quota sopra i 500 metri, a velocità fino a 3000 km/h. Era possibile il lancio a parabola, con l’impiego del dispositivo elettromeccanico PBK-1 (tipo LABS). L’aereo a 1050 km/h, cabrava con un angolo di 45° fino a 3500-4000 metri, lanciando la bomba a 6-8 km dal bersaglio. Era disponibile, in caso di guerra, per i cacciabombardieri della Polonia e della Cecoslovacchia, in depositi controllati dai russi. In produzione è stata presto rimpiazzata dalla RN-28, più leggera e compatta, venendo radiata nel 1984. Una variante, izd.244 (8), per l’uso su velivoli ed elicotteri antisom, è entrata in servizio nel 1971, come risposta alla B-57 americana. E’ stata radiata nel 1979.
RN-25: bomba sui MiG-21/25. Circa del 1965.
RN-28: denominazione alternativa della 8U69, ha sostituito la RN-25. Sviluppata nel 1965 è entrata in servizio nel 1969. E’ stata la principale bomba tattica negli anni ’70-’80. A bassa resistenza aerodinamica, era lunga 3,36 metri, con un diametro di 58 cm, e pesava 450 kg (altre fonti: 250-300 kg). La testata, derivata dalla RDS-9, era inizialmente da 5 kT, poi a potenza variabile tra 1 e 10 kT. Altre fonti riportano potenze tra 0,5, 15 e 30-40 kT.
Ha equipaggiato i Su-7/17/20/22/24/25/27/30/34/35, i MiG-21/23/25RB/27/29 e gli Yak-26/28/38. E’ stata testata anche sui MiG-19. Studiata come risposta all’americana B61, è stata radiata nel 1990. Era dotata di radar altimetro e spoletta regolata a terra. Veniva generalmente lanciata col calcolatore PBK-1, equivalente all’americano LABS. Poteva essere lanciata da 500 metri di quota in su, senza limiti di velocità di sgancio, con tre modalità:
lancio livellato con parafreno da 500-3000 metri con scoppio in aria a 250 metri di quota o a contatto.
Toss: l’aereo accelerava col postbruciatore a bassa quota a 1050 km/h, poi cabrava a 45-60°. il lancio era semiautomatico a 1500 metri di quota, e la bomba proseguiva su traiettoria balistica. L’aereo eseguiva una mezza virata in direzione opposta. L’impatto sarebbe avvenuto a 7 km dal punto di sgancio oppure la bomba sarebbe esplosa in aria a bassa quota per aumentare gli effetti dell’onda d’urto.
Più preciso, il “lancio sulla spalla”. Il velivolo, in avvicinamento a 50-200 metri di quota a 1000-1050 km/h, cabrava fino ad un angolo che poteva arrivare a 80-110-130° (Immelmann) con 5g di accelerazione a circa 3000 metri di quota. Raggiunto l’angolo, dopo 3 secondi avveniva il lancio. La bomba, proseguito il volo per inerzia in salita quasi verticale, avrebbe completato la parabola precipitando poi in verticale e sarebbe esplosa sotto il punto di rilascio dopo 50-55 secondi, a 1000 metri di quota. L’aereo, arrivato a 4000 metri, con un mezzo loop, nel frattempo avrebbe picchiato allontanandosi a tutto postbruciatore. La bomba non impiegava parafreno ma si stimava che l’aereo avesse 1-2 minuti di tempo per evitare lo scoppio, dopo essersi allontanato di 10 km.
RN-29: nessun dato.
RN-30: bomba strategica da 200 kT entrata in servizio negli anni ’50.
RN-32: bomba strategica da 200 kT (altre fonti: 1 MT) entrata in servizio negli anni ’50.
RN-34: sui Tu-142.
RN-35: sui Tu-142. A potenza variabile, 2-10-20 kT. E’ apparso nel 1985.
RN-36: disponibile anche nelle varianti RN-36-01, RN-36V e RN-36L per gli Il-38 e Tu-142.
RN-38: ordigno ASW in grado di perforare il ghiaccio e colpire i sottomarini al di sotto.
RN-40: altro codice della 8U64, è disponibile anche nelle varianti RN-40-S02, RN-40-5 e RN-40-6. E’ una bomba nucleare tattica da 30 kT, pesa 370 kg (altre fonti: 250 kg) ed è lunga 4 metri, con un diametro di 50 cm. E’ impiegata da Su-17/20/27, MiG-23/25/27/29, Yak-28/38, Il-38, Tu-22 e Tu-142.
RN-41: bomba tattica di 250 kg. Sui Tu-142 e Yak-38.
RN-42: bomba strategica da 200 kT sui Tu-22 e Tu-142.
RN-43: nessun dato.
RN-45: nessun dato, tranne che disponeva di 7 detonatori.
RN-61: bomba tattica per i Su-25.
RN-202 Ivan : nuova sigla della RDS-220.
TN-450: simile alla B-61 americana, pesa 470 kg. Bomba a potenza variabile da 20 a 200 kT. Lunga 3,37 metri ha un diametro di 57 cm. Adatta al trasporto supersonico, è fornita di paracadute per lanci a bassa quota. Tra i vettori sono indicati i Su-24 e 27. Qualche fonte identifica come TN-450 la 8U69.
TN-700: bomba da 250 kT. Pesa 700 kg.
TN-1000: bomba tattica a scoppio ritardato da 150-350 kT. Pesa 900-1000 kg. Per i Su-17/24.
TN-1200: bomba tattica da 1 MT per i MiG-27 e Su-24. Pesa 1200 kg.
TN-1800: bomba con potenza tra 1 e 2 MT.
TN-2000: potrebbe corrispondere alla NB-2, di 1088 kg e 2MT. Sviluppata nel 1970-1980, è una bomba strategica con parafreno in dotazione ai bombardieri e ai Su-24.
RYu-1: bomba nucleare di profondità, sui Be-12, Il-38, Tu-142.
RYu-2: (8F59) bomba nucleare di profondità, sui Be-12, Il-38, Tu-142. Sviluppata negli anni ’70,
era priva di parafreno ma con struttura resistente all’impatto.
RYu-2-2: derivata dalla precedente.
Note
Oltre a quelle citate, vi sono altre bombe non identificate. Se i russi hanno seguito l’esempio americano, presumibilmente hanno ideato dispositivi a potenza variabile, adattabili ai veicoli di rientro dei missili balistici come ai missili da crociera e alle bombe d’aereo, in particolare le cariche da 550 kT, 750 kT e 2 MT. Tra il 1961 ed il 1962 sono state testate diverse bombe tra 10 e 24 MT, che avrebbero portato alla realizzazione di un ordigno da 25-50 MT, del peso di 10-15 tonnellate, e di una bomba da 10-20 MT, con una produzione stimata in circa 100 esemplari.
Anche i russi impiegano versioni inerti da addestramento: le IAB (Imitator Avia Bomb). La più conosciuta è la IAB-500 del peso di 470 kg, lunga 3, 36 metri, con un diametro di 58 cm e apertura alare di 73 cm che simula le 8U46 e simili. Un’altra è la IAB-3000, lunga 3,3 metri, con un diametro di 82 cm e apertura alare di 1 metro, pesante 2367 kg. Era impiegata dall’Il-28.
Fonti
https://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/rds-4.htm
https://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/rn-28.htm
http://www.russianarms.ru/forum/index.php/board,512.0.html
http://www.militaryparitet.com/nomen/russia/aviabomb/data/ic_nomenrussiaaviabomb/3/
https://es.wikipedia.org/wiki/Anexo:Armas_nucleares#Uni%C3%B3n_Sovi%C3%A9tica/Rusia
http://www.johnstonsarchive.net/nuclear/multimeg.html#S1
https://en.topwar.ru/164908-jadernye-glubinnyj-bomby-holodnoj-vojny.html
Sono tutte bellissime ma disastrose.