Nella storia dell’aviazione, un posto di primo piano spetta certamente al confronto tra il Mirage III e il MiG-21, durante i numerosi conflitti nel Medio Oriente.
Troppo spesso, anche su riviste specializzate, vi è la tendenza a trattare i Mirage come una singola grande famiglia di velivoli, in realtà accomunati solo dal nome. Un Mirage III non ha nulla a che vedere con un Mirage IV o con un Mirage F-1. Ma il nome “Mirage” è divenuto una leggenda ed è sinonimo di caccia francese. Il Mirage III ha volato per la prima volta nel 1956, ed è arrivato ai reparti nel 1961. Sono stati costruiti 167 caccia Mirage IIIC/CJ ma il totale dei vari modelli di Mirage III ha raggiunto 1422 esemplari.
Il MiG-21, invece, raggruppa un’intera serie di velivoli che, sia pure di prestazioni differenti, mantengono sostanzialmente l’impostazione iniziale. Il MiG-21, Fishbed nel codice NATO, è l’aereo supersonico costruito nel maggior numero di esemplari, quasi 11500, ancor più considerando gli oltre 2400 J-7 cinesi. Ha volato per la prima volta nel 1955, ed è arrivato ai reparti nel 1959. E’anch’esso una leggenda, essendo stato per decenni il caccia di punta sovietico.
Il Mirage IIICJ, versione realizzata per Israele, era lungo 14,78 metri, con una apertura alare di 8,22 metri. Il peso a vuoto operativo era di 5920 kg. Con 2422 kg (3028 litri) di combustibile, due missili Shafrir 2 e gunpack con 250 colpi da 30mm (355 kg), il peso al decollo era di 8950 kg. Quello massimo era di 11675 kg Aveva un motore a turbogetto SNECMA ATAR 09B da 4250 kg/sp a secco e 6000 kg/sp con postbruciatore. Successivamente su molti velivoli è stato portato alla configurazione 09C da 6200 kg/sp. I Mirage IIIC francesi potevano montare un razzo opzionale SEPR-841 da 1680 kg/sp. Con una superficie alare di 34,83 m2, il carico alare al decollo era di 257 kg/m2 e il rapporto sp/p di 0,67. Con il 50 % di combustibile, il carico alare calava a 222 kg/m2 e il rapporto sp/p saliva a 0,77.
Il MiG-21MF può essere considerato la variante “matura”, dopo i precedenti MiG-21F e PF. Lungo 15,76 metri, compresa la sonda, aveva una apertura alare di 7,15 metri. Il peso a vuoto era di 5843 kg. Con 2080 kg (2600 litri) di combustibile, 200 colpi da 23mm e due missili R-3S, il peso al decollo era di 8185 kg. Quello massimo era di 9400 kg. Aveva un motore a turbogetto Tumansky R-13-300 da 4235 kg/sp a secco e 6600 kg/sp con postbruciatore. Con una superficie alare di 23 m2, il carico alare al decollo era di 356 kg/m2 e il rapporto sp/p di 0,8. Col 50 % di combustibile, il carico alare calava a 310 kg/m2 e il rapporto sp/p saliva a 0,92.
Appaiono evidenti alcune differenze. Il Mirage ha un bassissimo carico alare ma il MiG-21 ha un motore più potente ed è più leggero.
Cabina
La visibilità dalla cabina del Mirage III era buona, considerati i tempi, ma con un cono cieco di 60° posteriormente. Quella del MiG-21 era appena inferiore, sempre con un cono cieco di 60°. Le esigenze di massima velocità imponevano, a quel tempo, queste restrizioni.
Resistenza ai danni
Entrambi non erano particolarmente resistenti. Pochi colpi a segno avrebbero portato all’abbattimento o all’interruzione immediata della missione. Ma almeno un Mirage è rientrato benché colpito da un missile. Il MiG-21 aveva blindature di 10mm davanti e dietro al posto di pilotaggio. E un sistema di estinzione incendi nel motore. Ma poteva incendiarsi dopo aver ricevuto un singolo colpo da 30mm in punto vulnerabile a metà fusoliera, una bombola di ossigeno vicino a un serbatoio.
Velocità
Il Mirage IIICJ raggiungeva 2,2 Mach a 11000 metri e 1,14 Mach (1390 km/h) a livello mare. Mach 2,05 con due missili AIM-9B.
Il MiG-21MF aveva una velocità massima di 2,1 Mach a 11000 metri e 1,06 Mach a livello mare. Mach 2 con due missili R-3S. Mach 1,6 con due missili e un serbatoio esterno da 490 litri.
Salita
Il Mirage IIIC saliva a 11000 metri in 3 minuti e a 17700 metri in 6 minuti e 10 secondi, con una velocità di salita iniziale di 83 m/s.
Il MiG-21MF aveva una velocità di salita iniziale tra 80 e 160 m/s, decisamente buona.
Rollio
Il Mirage IIICJ aveva una velocità di rollio di 300°/s. Il MiG-21MF superava i 200°/s, con un limite probabile di 240°/s. Per evitare possibili problemi di accoppiamento inerziale in certe condizioni, veniva consigliato un limite prudenziale di 90°/s.
Tangenza
Mirage IIIC: 17000 metri operativa, 17700 metri massima.
MiG-21MF: 15250 metri operativa, 17000 metri massima.
Autonomia
Il Mirage IIIC aveva un raggio d’azione di 600 km. In missione aria-aria, con due serbatoi ausiliari, il raggio aumentava a 1000 km. L’autonomia di trasferimento massima era di 3300 km. Erano disponibili serbatoi ausiliari da 500, 1300 litri o 1700 litri.
Il MiG-21MF soffriva della stessa limitazione dei predecessori: 800 litri di carburante inutilizzabili per problemi di centraggio. Ma certe dicerie sull’autonomia (in grado di difendere solo il proprio aeroporto) sono prive di fondamento, non era diverso da tanti altri aerei del periodo. Il raggio d’azione era di 550 km. L’autonomia di trasferimento era di 1800 km con 3 serbatoi da 800 litri. Erano disponibili serbatoi supersonici da 490 litri.
Accelerazione
Il Mirage IIICJ, con metà combustibile e due missili AIM-9B, passava da 0,5 a 0,9 Mach in 21 secondi. A 9144 metri di quota, impiegava 2 minuti per passare da 0,9 a 1,3 Mach. A 10970 metri accelerava da 1,2 a 1,85 Mach in 3 minuti.
Se il MiG-21PF, senza carichi esterni, passava da 600 a 1100 km/h in 27 secondi a livello mare, il MiG-21MF probabilmente ci metteva 25 secondi. Con due missili R-3S, passava da 0,5 a 0,9 Mach in 32 secondi. A 9144 metri di quota, impiegava 2 minuti per passare da 0,9 a 1,6 Mach. A 10970 metri accelerava da 1,2 a 1,85 Mach in 3 minuti.
Numero di G
Il Mirage IIICJ aveva limiti compresi tra -3,5 e +6,7g.
Il MiG-21MF aveva limiti compresi tra -4 e +8g, a meno di 0,8 Mach. Oltre questa velocità: +6g.
Velocità di virata
Il delta senza coda, a quel tempo, era una garanzia per scarse prestazioni in virata, soprattutto con un motore non esuberante. In virata istantanea la perdita di velocità era cosi alta da portare l’avversario in overshoot. Ma recuperare l’energia con un motore mediocre non era facile. Nonostante ciò, le prestazioni rilevate erano buone. Al livello del mare, con metà combustibile e due AIM-9B, aveva un ITR di 21,9°/s e un STR di 14,8°/s. A 4570 metri di quota, l’ITR era di 17°/s e l’STR di 9,4°/s. A 9144 metri di quota, l’ITR era di 13,7°/s e l’STR di 5,4°/s. In una virata sostenuta a bassa quota, nei primi 180°, il Mirage, molto agile, poteva sfruttare un raggio di virata minore e una certa superiorità in manovre istantanee.
Il MiG-21 perdeva ugualmente molta velocità nelle virate istantanee ma aveva insospettabili capacità a bassa velocità. Al livello del mare, con metà combustibile e due R-3S, aveva un ITR di 22,6°/s e un STR di 12,3°/s. A 4570 metri di quota, l’ITR era di 17,1°/s e l’STR di 9°/s. A 9144 metri di quota, l’ITR era di 11,3°/s e l’STR di 5,6°/s. Fonti ceche riportano un STR di 11,5°/s a 1000 km/h a bassa quota e 10,5°/s a 850 km/h a 5000 metri di quota. Quelle russe indicano 12,5°/s a 1000 km/h a bassa quota. Fonti ungheresi riportano un picco di 13,4°/s in virata sostenuta, senza carichi esterni. In una virata sostenuta di oltre 180° a bassa quota, il MiG-21MF iniziava a guadagnare sul Mirage, a cui era pari o superiore a quote medie e alte.
Traccia radar, infrarossa, ottica
Erano entrambi poco visibili. Il Mirage IIIC aveva una RCS di 3 m2. La segnatura infrarossa era bassa, notevole con postbruciatore inserito. Otticamente era poco visibile frontalmente.
Il MiG-21 aveva una RCS di 2,5 m2. La firma infrarossa era bassa, tranne con postbruciatore. Otticamente era un bersaglio piccolissimo, invisibile oltre i 3000 metri.
Sensori
Il Mirage IIICJ aveva un radar monoimpulso Thomson-CSF Cyrano IB, da 300 kW di picco, operante in banda I/J a 10 GHz. L’antenna di 36 cm scansionava un settore di 60° o 120° e 60° in elevazione, con portata di scoperta di 30-35 km, 25 km contro un caccia, con aggancio a 15-20 km. Aveva diverse modalità, compresa la guida semiattiva per il missile a guida radar R-530 e il calcolo dell’anticipo per i cannoni. A bassa quota o contro bersagli a quote più basse, era inutilizzabile. L’affidabilità era pessima, al punto che gli israeliani spesso li hanno sbarcati, sostituendoli con zavorra. Al radar era collegato un semplice HUD CSF-97.
Il MIG-21MF aveva un radar RP-21MA da 100 kW di picco, a scansione conica, in banda I/J. Scansionava un settore di 60° e 20° in elevazione, con portata di 20 km contro un Tu-16, 13 km contro un caccia, con aggancio a 10 km (Tu-16) o 7 km per un caccia. Aveva quattro modalità: ricerca, acquisizione, aggancio e mira. Aveva una certa protezione dai disturbi intenzionali. Al radar era collegato il mirino ottico ASP-PF-21. Era inefficiente a quote inferiori a 1200 metri.
RWR ed ECM
Al loro apparire, i sistemi di allarme erano rari, e ancor più i sistemi di guerra elettronica. Apparentemente nessun Mirage IIIC era dotato di RWR.
I MiG-21PF di tarda produzione montavano l’SPO-3 Sirena 3, a 4 quadranti.
Armamento
L’armamento primario del Mirage IIICJ era costituito dal missile Matra R-530, disponibile con guida radar attiva o infrarossa, ma acquisito da Israele in soli 15 esemplari. Un’arma inefficiente, al punto che non veniva montata quasi mai. Ai piloni alari poteva portare due missili a raggi infrarossi AIM-9B Sidewinder o Shafrir 2. L’armamento fisso, presente in alternativa al razzo ausiliario, assente sui caccia israeliani, era di due cannoni DEFA-552 da 30mm con 125 colpi per arma. Era possibile il trasporto sui 5 piloni di un massimo di 3000 kg di missili, bombe o lanciarazzi.
Il MiG-21MF montava fino a quattro missili R-3S (AA-2 Atoll) a raggi infrarossi, equivalenti agli AIM-9B o, successivamente, i più potenti R-13M o gli R-60 (AA-8 Aphid). Un cannone GSh-23L da 23mm a due canne con 200 colpi, completava la dotazione. I 5 piloni potevano portare fino a 1500 kg di missili, bombe o lanciarazzi.
In combattimento
I giudizi sui due aerei sono alquanto contradditori. Il Mirage IIIC in virata sostenuta era inferiore a qualunque avversario nelle esercitazioni, eccezion fatta per gli Harrier. Il radar, inefficiente a bassa quota, non poteva fornire l’anticipo per il tiro coi cannoni. Così i tecnici israeliani hanno montato due selettori sulla barra, selezionabili dal pilota che stimava la distanza. Un selettore regolava il tiro a 250 metri, l’altro a 400 metri. la selezione di entrambi fissava il tiro a 600 metri. I due cannoni DEFA erano potenti e affidabili anche se con tiro utile non superiore ai 500 metri. Se i missili R-530 e AIM-9B erano mediocri, gli Shafrir 2 si sono rivelati decisamente buoni, anche se la probabilità di colpire dichiarata (60%) non sembra trovare riscontro. Il pilota del Mirage doveva mantenere una velocità elevata ma, a bassa quota, era pari al rivale quasi in ogni parametro.
Il MiG-21 è stato ampiamente criticato, ma il programma Have Doughnut ne ha dimostrato la superiorità nei confronti di tutti i caccia americani in Vietnam, con la possibile eccezione dell’F-4. Il sistema di tiro del MiG-21 non funzionava oltre i 3g. Il cannone GSh-23 era potente ma con portata reale massima di 500 metri. I missili R-3S avevano prestazioni pari agli AIM-9B. Superiori, invece, gli R-13M, giunti però molto tardi. La mancanza di un missile adeguato e la minor preparazione dei piloti sono stati un fattore determinante nei duelli aerei.
Nei conflitti arabo-israeliani i Mirage IIICJ hanno prevalso in modo netto. Ma, a detta degli stessi piloti israeliani, la differenza non era dovuta al tipo di velivolo. Come evidente dal confronto, il MiG-21 non era inferiore al caccia francese. Era anzi superiore in virata, accelerazione e salita a quote medio-alte, per le quali era stato specificamente progettato. Non è un caso se, come simulatore del MiG-21, gli americani hanno scelto l’F-5E, caccia notoriamente molto manovrabile.
Fonti
Rivista Difesa (9/2010)
Mirage IIICJ Natops Flight Manual
MiG-21MF Natops Flight Manual
Compared air combat performances analysis MiG-21 vs Mirage III-part 2
Mirage III contro MiG-21 (S.Aloni)
https://slideplayer.com/slide/2809910/
Due monumenti dell’aviazione a confronto. Si diceva che il Mirage III dovesse molta della sua fortuna al gradevole aspetto estetico, sicuramente non secondo a nessun altro caccia, mentre il Mig-21 è la solita certezza.
In uno scontro tra i due, probabilmente, mi sentirei più sicuro a bordo del Mig.