Attualmente è il più veloce aereo da combattimento, dopo la dismissione degli ultimi MiG-25, di cui condivide l’impostazione generale. Nato per sostiuire il Foxbat, ha effettuato il primo volo come prototipo Ye-155MP (MiG-25MP) il 16/9/1975. Il predecessore mancava di flessibilità e non disponeva di reali capacità di attacco contro bersagli a bassa quota. Il MiG-31 è biposto, ha un radar più potente, con capacità look-down/shoot-down e multibersaglio, può intercettare missili da crociera e operare su lunghe distanze, sostituendo anche i Tu-128 nella difesa strategica. La produzione è iniziata nel 1979, con l’IOC a maggio del 1981. Al primo lotto di 349 MiG-31, prodotti fino al 1988, sono seguiti 101 MiG-31DZ, tra il 1989 e il 1991, poi modificati in MiG-31BS, assieme a 40 MiG-31 iniziali. Tra il 1990 e il 1994 sono stati realizzati 69 MiG-31B, come aggiornamento di mezza-vita con nuovo radar e missili R-33S, accelerato dopo l’arresto, nel 1985, dell’ing.Tolkachev della Phazotron, che aveva venduto i dati del MiG-31, con un danno superiore a quello della defezione di Belenko. In totale sono stati fabbricati 519 Foxhound.
Nel 2010 è iniziato l’aggiornamento allo standard multiruolo MiG-31BM (Foxhound-C) (Bolshaya Modernizatsiya) per 130 velivoli, con nuovo radar, processori Baget 55-06, comandi HOTAS, schermi a colori LCD multifunzione, missili R-77 e poi R-37M, oltre alla predisposizione per missili anti-radar, antinave, aria-superficie e sonda per rifornimento in volo. Un contratto del 2014 ha aggiornato 60 MiG-31BS allo standard MiG-31BSM, simile al BM, ma con parabrezza dalla miglior resistenza termica per voli prolungati a 3000 km/h. Nel 2017 sono stati consegnati i primi MiG-31K, derivati dai MiG-31BM, armati con un missile H-47M2 Kinzhal.
Non hanno avuto seguito i prototipi MiG-31D (antisatellite con missili ASAT 79M6 Kontakt e poi 95M6), MiG-31E (per l’esportazione), MiG-31F/FE (multiruolo da attacco) e neppure il promettente MiG-31M (col radar maggiorato Zaslon-M, motori D-30F6M, nuova avionica digitale, 6 punti di attacco ventrali per i nuovi R-37 a guida radar attiva che, in un test ad aprile 1994, ha colpito un bersaglio a oltre 300 km). Anche i recenti progetti MiG-31I e MiG-31S relativi a piattaforme per lancio orbitale di satelliti o missili ASAT Burevestnik (izd.293), sono rinviati.
Rispetto al MiG-25 la struttura è più robusta, per il 49 % in acciaio al nichel, 33 % in lega d’alluminio, 16 % in titanio e 2 % in compositi. Le ali, a freccia di 41° e diedro negativo di 5°, hanno alule sul bordo di attacco e LERX. Fusoliera e prese d’aria forniscono fino al 50 % della portanza. Il MiG-31 (originale) è lungo 22,67 metri, compresa la sonda. L’apertura alare è di 13,46 metri, con una superficie lorda, meno i LERX, di 61,6 m2. Pesa a vuoto 21820 kg. Il peso normale al decollo, con 16350 kg di combustibile (20250 litri) è di 38170 kg. Con 4 missili R-33, 2 R-40TD e 260 colpi da 23mm, pesa 41154 kg. Quello massimo arriva a 46200 kg. I due motori Soloviev D-30F6 turbofan, forniscono ognuno 9500 kg/sp a secco e 15500 kg/sp con postbruciatore. Il consumo specifico è molto buono, 0,72 a secco e 1,9 con postbruciatore. Basso anche in crociera supersonica ad alta quota. Al decollo, con 4 R-33 e 2 R-40TD, ha un carico alare di 668 kg/m2 e un rapporto sp/p di 0,75. Con metà combustibile e 4 missili R-60M, il carico alare cala a 491 kg/m2 e il rapporto sp/p sale a 1,02.
Cabina
La visibilità è scarsa davanti, discreta lateralmente, pessima verso coda. Il navigatore ha solo due trasparenti laterali.
Resistenza ai danni
Il MiG-31 è un serbatoio volante, con carburante nella fusoliera, nelle ali e nei timoni. E’ molto vulnerabile a proiettili e schegge.
Velocità
Ha un limite imposto di 3000 km/h (Mach 2,83) oltre 17000 metri di quota. Potenzialmente è in grado di raggiungere 2,9 Mach ma spunti di velocità oltre 2,5 Mach non sono necessari e neppure incoraggiati, comportando una vita utile inferiore. A livello del mare raggiunge 1500 km/h (Mach 1,22). Può volare in crociera supersonica a 2500 km/h (Mach 2,35) a 18000 metri.
Salita
Pari a quella del predecessore: 208 m/s iniziali.
Rollio
Apparentemente inferiore a 180°/s.
Tangenza
La quota operativa con 4 missili R-33 e 2300 kg di carburante è di 20600 metri. Quella massima è di oltre 25000 metri.
Autonomia
Il MiG-31 ha un raggio d’azione di 720 km a 18000 metri e Mach 2,35 con 4 R-33. A 0,8 Mach è di 1075-1200 km. Con due serbatoi da 2500 litri e 4 R-33, a 10000 metri, aumenta a 1450-1500 km.
L’autonomia di trasferimento è di 3300 km, con due serbatoi da 2500 litri (3,6 ore).
Accelerazione
E’ riportata pari a quella del MiG-23ML, da 1 a 2 Mach in 160 secondi, ma supera il MiG-25.
Numero di G
+5g con meno di 6000 kg di combustibile, anche a velocità supersonica.
Velocità di virata
Il MiG-31 è più manovrabile del MiG-25, grazie alle alule sul bordo di attacco e alla spinta esuberante. Non è adatto al dogfight, ma a velocità supersonica manovra bene. Durante un volo a 2,6 Mach e 5g (!) si sono riscontrate cricche nella fusoliera.
Traccia radar, infrarossa, ottica
L’RCS è dell’ordine di 15 m2, ma la segnatura infrarossa, in crociera, non è elevata, dati i motori relativamente “freddi”. Le dimensioni lo rendono, però, molto visibile.
Sensori
Il radar pulse-Doppler multimodo Phazotron RP-31 (SBI-16) Zaslon-A (Flash Dance) opera a 9-9,5 GHz. Primo dispositivo a scansione elettronica montato su un caccia (PESA), è stato superato solo nel 2000 dallo J/APG-1 (AESA) del Mitsubishi F-2. Con una potenza media di 2,5 kW (probabile 5 kW di picco) e un peso di quasi 1000 kg, ha una antenna fissa di 110cm di diametro con 1700 elementi in banda I e 64 in banda L (del transponder). Conosciuto anche come N007 o S-800, scansiona un arco di 140° e +70°/-60° in verticale. Ha capacità look-down/shoot-down e ottime ECCM, grazie al sistema di processazione digitale dei segnali Argon-15. La portata massima strumentale è di 300 km. Ai test ha rilevato un bersaglio di 16 m2 a 210 km. La portata media è di 200 km in ricerca e 120 km in inseguimento nei confronti di un bombardiere (16 m2 RCS). Segue 10 bersagli e ne attacca 4 contemporaneamente, selezionati da una lista prioritaria dal computer Argon-K. I missili R-33, a guida terminale SARH, si dirigono sui bersagli illuminati con una potenza di 2 kW, 10 volte quella di un AIM-7.
Alla presentazione, a Parigi nel 1991, ha lasciato gli analisti sconcertati. Di capacità paragonabili all’AWG-9 dell’F-14, aveva, in realtà, pregi e difetti. La capacità di scansione e rilevamento di bersagli nel clutter era decisamente migliore del rivale ma la scelta di un sistema PESA era dovuta, paradossalmente, proprio ai limiti sovietici nel settore. La capacità di processazione dei segnali era limitata, operava su una sola frequenza, era vulnerabile ad alcune tecniche di disturbo, non era LPI e la portata era (relativamente) scarsa, soprattutto contro un caccia.
Ne avrebbe dovuto prendere il posto il potente Zaslon-M, sul MiG-31M, con antenna di 140 cm e raggio di scoperta di 360 km per un bersaglio di 16 m2 RCS. Poteva seguire 24 bersagli, ingaggiandone 6 con i missili R-37. Ma il MiG-31M è stato abbandonato.
I nuovi MiG-31BM/BSM montano l’SBI-16AM Zaslon-AM, che impiega parte dei miglioramenti previsti per il modello M, e processori Baget. La potenza raddoppia. La portata aumenta a 320 km contro un bersaglio di 16 m2 RCS e 240 km contro un caccia di 5m2 RCS. Segue 24 bersagli e ne può attaccare 8 contemporaneamente con i missili R-37M ed R-77-1. Può rilevare bersagli con 6 Mach di velocità relativa e una RCS minima di 0,3 m2, quindi anche cruise, UAV o elicotteri a livello del mare.
Un sensore IRST retrattile Geofizika 8TP/8TK, sotto al muso, raffreddato ad azoto liquido, scansiona 120° in azimuth e +6/-13° in elevazione, con risoluzione di ¼ di grado. La portata utile è di 40-56 km contro un Tu-16 o verso un caccia in “military”visto di coda. 100-120 km contro un SR-71. Asservito al radar, fornisce i dati ai missili R-40TD ed R-60M, ed è utile in ambiente ECM o per attacchi silenziosi.
Il pilota dispone di HUD PPI-70V e di schermo della situazione tattica. Il navigatore ha tre schermi rettangolari multifunzione. L’avionica comprende il sistema di controllo di volo SAU-155MP e il BAN-75. Il data-link digitale APD-518 consente l’interscambio dei dati sui bersagli, rilevati coi radar o passivamente (emissioni radar nemiche o ECM), tra 4 MiG-31 entro un raggio di 200 km su un fronte di 800 km o l’invio dei dati al leader di un secondo gruppo di intercettori. Ogni MiG-31 può dirigere fino a 4 velivoli meno sofisticati, come i MiG-23, MiG-25, MiG-29 e Su-15, Su-27, sui bersagli rilevati dal radar Zaslon. Un ulteriore sistema digitale protetto RK-RLDN collega l’aereo ai centri di controllo a terra o agli AWACS A-50, a distanze fino a 2000 km.
RWR ed ECM
L’iniziale RWR SPO-15M Beryoza ML (2-15 GHz, bande E-J) è stato sostituito con l’SPO-32 Pastel (1,2-18 GHz, bande D-J), che rileva radar a impulsi, PD, CW e quasi-CW, con un raggio minimo del 120 % superiore alla portata del radar. Il computer ha oltre 128 radar in memoria. I processori digitali determinano tipo di radar, modalità e sistemi d’arma associati, con avviso sonoro per minacce imminenti. Il Pastel controlla automaticamente i sistemi ECM. Il MiG-31 può montare sulle ali i dispenser APP-50 chaff/flare (talvolta indicati come UV-3A).
Il prototipo MiG-31M montava alle estremità alari i sistemi L-203 Gardenya SPS-201 o L-005S Sorbtsya SPS-171. Apparentemente i MiG-31BM non montano disturbatori.
Armamento
L’armamento primario è costituito da 4 missili a lungo raggio, parzialmente annegati sotto la fusoliera su eiettori AKU-410. Agli iniziali R-33 (AA-9 Amos), con 120 km di raggio, hanno fatto seguito nel 1999 i migliorati R-33S, con 160 km di portata. Sui quattro piloni alari sono montabili 2 R-40TD1 (AA-6 Acrid) e 4 R-60MK (AA-8 Aphid) ma, in questo caso, un pod APP-46TD, per il controllo degli Acrid, prende il posto di un R-33.
Dal 2018 i MiG-31BM/BSM hanno i nuovi R-37M (AA-13 Axehead) con portata di 200 km, e possono portare sulle ali 4 R-77-1 (AA-12 Adder) o 4 R-73 (AA-11 Archer), che sostituiscono gli R-40 ed R-60M.
Completa la dotazione un cannone Gryazev-Shipunov GSh-6-23M a 6 canne rotanti, con cadenza di 8500 c/m e 260 colpi (max 800), di recente forse rimosso, in una carenatura sopra il carrello destro, con la volata chiusa da un portello aerodinamico mobile.
Le varianti multiruolo possono agganciare fino a 9000 kg di carichi bellici, come 4 missili antiradar H-31P (AS-17 Krypton) o H-58UShKE (AS-11 Kilter), 6 missili H-25MR o H-31A, 3 missili H-59 o H-29T o 2 H-59M o 6 bombe KAB-1500 o 8 KAB-500 a guida TV o laser. Ma operativamente montano solo missili aria-aria.
Il MiG-31K trasporta solo un missile ipersonico H-47M2 Kinzhal. I recessi per missili sono chiusi e gli eiettori eliminati.
In combattimento
I primi giorni dell’invasione dell’Ucraina hanno visto numerose perdite di caccia da entrambe le parti. La Russia ha inviato i MiG-31 e i missili R-37M. Lo spazio aereo è stato diviso in otto settori, ognuno pattugliato da due caccia MiG-31BM o Su-35S. Secondo il Royal United Services Institute, a partire da ottobre 2022, sono stati lanciati fino a 6 R-37M al giorno. Le perdite ucraine, improvvisamente salite, sono state quantificate in 4 MiG-29, 6 Su-25, 1 Su-24M e 1 Su-27. I caccia russi operano in totale impunità, dati i limiti degli aerei ucraini, ancora dotati di missili a guida semiattiva R-27. I piloti ucraini tentano l’avvicinamento a bassissima quota ma vengono centrati dai missili R-37M e R-77 in arrivo dall’alto in modalità attiva, senza alcun allarme. In un caso un Su-27 è stato colpito da 217 km di distanza, apparentemente da un Su-57. Difficile sapere quali abbattimenti siano da attribuire ai MiG-31BM, ma sono la maggior parte. Un pilota ha dichiarato 9 vittorie. Pare che i Foxhound abbiano abbattuto un Su-24M il 27/10/2022 su Kherson, un MiG-29 il 31/10/2022 vicino alla Crimea e un Su-25, oltre ad elicotteri e droni Bayraktar.
I MiG-31K hanno effettuato attacchi con missili H-47M2 Kinzhal direttamente dal territorio russo. Il 4/5/2023, un Kinzhal è stato lanciato verso Kiev e altri sei Kinzhal il 16/5/2023. Tutti abbattuti, secondo gli ucraini, versione smentita dagli Stati Uniti, che hanno confermato il danneggiamento di una batteria Patriot.
Il Foxhound è stato offerto nel 1992 alla Finlandia e, in produzione su licenza, alla Cina, ma senza successo. La Siria aveva ordinato 8 MiG-31E nel 2007, ma l’ordine è stato annullato. I MiG-31 sono in servizio in Kazakistan in 20-30 esemplari. La Russia dispone di almeno 100 MiG-31BM/BSM, 10 MiG-31K e un numero indeterminato di modelli precedenti, circa 150 MiG-31B/BS in riserva. La vita utile dei velivoli è stata estesa a 3500 ore per poterli mantenere in servizio fino al 2030.
Nonostante le ottime capacità, il MiG-31, nel contesto attuale, è un aereo superato. Qualsiasi velivolo stealth può rilevarlo e attaccarlo per primo. Persino caccia di quarta generazione semi-stealth, come il Typhoon, possono affrontarlo con buone possibilità. Il progetto per un successore capace di Mach 4, denominato PAK-DP e poi MiG-41, è iniziato tra il 2013 e il 2017. Ne era prevista l’adozione nel 2025 ma è probabile il suo abbandono.
Fonti
MiG-25 “Foxbat”-MiG-31 “Foxhound” (Y.Gordon)
RID 4/92
https://www.secretprojects.co.uk/threads/mig-31-avionics.153/
https://www.key.aero/forum/modern-military-aviation/93636-mig-31-questions?page=3
In questo caso invece, avevo probabilmente sopravvalutato le caratteristiche del velivolo…
Illuminante come sempre.
Sarebbe interessante sapere se nel novero dei caccia di 4a generazione che possono fronteggiare i radar e i missili del Mig-31 ci sia anche l’ F-16…….
Fino al 1992 gli F-16 sono stati armati solo con missili AIM-9. I due avversari si sarebbero localizzati grosso modo alla stessa distanza. Il Foxhound avrebbe lanciato gli R-33 che, pur essendo poco adatti contro caccia e a guida semiattiva, avrebbero obbligato gli F-16 a tattiche difensive appropriate. Se i MiG si fossero mantenuti ad alta quota e ad alta velocità, gli F-16 avrebbero potuto fare ben poco. Un moderno MiG-31BM potrebbe localizzare un F-16C, con modifiche Have Glass V (RCS 1,2 m2), a circa 170 km. La portata di aggancio dell’F-16 dipende dal tipo di radar installato, un moderno APG-83 AESA potrebbe rilevare il MiG a quasi 300 km ! I sensori RWR del MiG non darebbero allarme… Gli F-16 potrebbero posizionarsi per un attacco di sorpresa con missili AIM-120D. Probabilmente avrebbero la meglio. Molto dipende, comunque, dall’appoggio che entrambi potrebbero ricevere dagli AWACS, dai sistemi di contromisure, dal fatto che un Foxhound, in volo a Mach 2,5 a 20000 metri, continua ad essere un bersaglio sfuggente e i missili R-37M non sono da sottovalutare. Tanto per chiarire: che modello di F-16 e che tipo di AIM-120 vogliamo mandare (in Ucraina)? F-16C prima serie con AIM-120A ? Mmm…
Esaustivo come sempre Gianvito !
ciò significa che gli ucraini non avranno per molti anni una aeronautica militare che possa rivaleggiare alla pari con i russi. Potranno avere solo qualche vecchio f 16 con tante ore di volo sulle spalle e avionica/armamento obsoleto. La vedo dura per loro, senza aeronautica e senza marina, non riprenderanno mai i territori perduti.
Non è così semplice. Gli F-16 che verranno inviati hanno ricevuto, nel tempo, numerosi aggiornamenti. Serviranno principalmente come vettori di missili aria-superficie ma non si escludono missioni di caccia. Non potranno competere numericamente ma avranno l’appoggio degli AWACS. Penso verranno impiegati in missioni antinave e antiradar, successivamente nell’appoggio alle forze di terra. Non credo, comunque, faranno la differenza. Come non l’hanno fatta i vari Javelin, Himars, Leopard, Patriot, Storm Shadow… Ho dimenticato qualcosa ? Il vero punto di forza dell’Ucraina è il supporto elettronico della NATO, che consente sempre di sapere dove si trova il nemico, qualcosa di cui nessuno parla.
sarebbe interessante sapere qualcosa di più sul supporto elettronico
In termini semplici: c’è prima di tutto la rete satellitare americana. Questa fornisce immagini ad altissima risoluzione nelle bande del visibile e dell’infrarosso. I segnali elettromagnetici di ogni tipo (da quelli radar a quelli radio, compresi i cellulari) vengono analizzati, classificati e geolocalizzati. I velivoli AWACS forniscono la copertura radar a tutte le quote, segnalando incursori e missili in arrivo. I velivoli JSTARS svolgono funzioni equivalenti riguardo la localizzazione dei mezzi terrestri. I radar di controbatteria localizzano i proiettili e i razzi in arrivo, determinandone la provenienza in tempi inferiori ai due minuti. I sistemi di ascolto elettronico a terra triangolano la posizione delle emissioni in tempo reale. I droni perlustrano la zona dei combattimenti e trasmettono i dati alle batterie. I sistemi di guerra elettronica tattica disturbano radar e sistemi di comunicazione a tutti i livelli, interrompendo la catena di comando. I russi, pur disponendo di sistemi similari, non sono in grado di competere alla pari.
gli awacs e i jstars riescono a coprire tutto il territorio ucraino?
No. Un E-3 può localizzare bersagli aerei a distanze variabili fino a 800 km, a seconda della quota di volo dei bersagli, ma se questi sono a volo radente, come elicotteri o missili da crociera, la portata utile si riduce a 400 km circa. Identica limitazione per un eventuale JSTARS nei confronti di obbiettivi terrestri.
Gian Vito, quindi in definitiva, considerando Mig 25 e Mig 31 in relazione ai rispettivi periodi storici di impiego, ritieni sia stato più temibile il primo?
Sì, e per tutta una serie di motivi. Come intercettore non aveva rivali al mondo. Come ricognitore non aveva le prestazioni di punta di un SR-71, ma era molto più pratico da usare e difficilmente intercettabile. Al suo apparire, uno dei migliori caccia occidentali, l’F-4, è apparso surclassato. Al Foxbat mancava la flessibilità di un Phantom, ma non c’è dubbio che, se ben condotto, avrebbe potuto confrontarsi più che bene con esso. La superiorità è durata poco, giusto il tempo di vedere apparire in quantità gli F-14 ed F-15.
Il MiG-31, invece, è nato in un periodo pieno di caccia avanzati di nuova generazione, compresi gli eccellenti Su-27. E il ritardo nel montaggio di missili a guida radar attiva unito alla mancanza di un radar AESA, lo ha reso poco “appetibile”.
Grazie mille Gian Vito. Questa serie di articoli sui Mig 25 e 31 mi ha consentito di acquisire molte più informazioni a riguardo e pertanto, per dirla alla Alessandro Borghese, “ribaltare” la situazione per quanto concerne i miei convincimenti precedenti.
Cerco sempre di reperire informazioni attendibili, superando pregiudizi infondati. Non è semplice ma ci provo.