La Marina sovietica era soddisfatta del K-10S (AS-2 Kipper) ma i limiti di peso e le dimensioni impedivano il trasporto di due armi sui Tu-16, così si è richiesto un nuovo missile con minor raggio d’azione, più leggero ed economico per sostituire il KS-1 Komet (AS-1 Kennel). Il Kelt è stato sviluppato nel 1958. Dopo una serie di 22 voli e 11 lanci contro bersagli navali e terrestri, il sistema K-16, comprensivo del Tu-16KSR-2 con radar Rubin-1K di ricerca-illuminazione e missili su piloni BD-352, nel 1962, è stato accettato dalla Marina. La produzione in serie è iniziata nel 1963, con l’IOC nel 1965, causa ritardi nella produzione. Sono stati modificati non meno di 441 velivoli Tu-16KS, Tu-16A e Tu-16S, nei sistemi d’arma K-11 e K-16, ricevendo il codice Tu-16KSR-2, Tu-16K-11-16 e Tu-16K-16 (Badger G).
A seconda della variante, il KSR-2 era lungo 8,59-8,65 metri, con un diametro di 1-1,2 metri e una altezza di 1,75 metri. Le ali, a freccia di 55° e diedro negativo di 5°, avevano una apertura di 4,52 metri. I controlli erano sulle alette in coda. Il peso era di 4077 kg. La fusoliera era in lega d’alluminio, acciaio e plastica, col cono anteriore in fibra di vetro. Era ripiegabile per la movimentazione a terra e l’immagazzinaggio. Primo missile da crociera ad impiegare un motore a razzo a propellente liquido, rispetto al K-10, aveva ridotto il peso e semplificato l’uso. Sfortunatamente non per il personale di terra. Impiegava infatti 630 litri (530 kg) di propellente iperbolico altamente tossico TG-02 (Samin o TT-S2) e 990 litri (1570 kg) di ossidante AK-20F, soluzione al 20% di tetrossido di azoto in acido nitrico concentrato con inibitore anti-corrosione, forniti tramite turbopompe.
KSR-2 (AS-5A Kelt)
Il Kelt era stato progettato per affondare o danneggiare gravemente navi di 10000 tonnellate con un singolo colpo a segno o, se con testata termonucleare, una intera flotta. Il navigatore determinava posizione e rotta del bersaglio con una precisione di 5°, col sistema radar semiautomatico Rubin-1K (Short Horn) ad agilità di frequenza, con portata di 2-300 km, o con sistemi ELINT. Dopo averlo “agganciato”, i dati erano inseriti nell’autopilota AP-72-4 del missile. Dal segnale di lancio passavano 20 secondi. Il lancio, anche di due missili simultaneamente, avveniva a quote comprese tra 1500 e 10000 metri, tra 400 e 900 km/h. Dopo lo sgancio, il missile scendeva di 400-1200 metri di quota per 7 secondi, per assicurare distanza sufficiente dal vettore, poi accendeva il motore Isayev S2.721V in modalità booster con 1215 kg/sp, portando la velocità a 1,2 Mach ad alta quota, tra 0,85 e 0,95 Mach a quote inferiori. Per i primi 40 secondi l’aereo inviava dati aggiornati sulla posizione del bersaglio via data link. Il volo alla quota di 9000 metri era con navigazione inerziale. Subito dopo, a 20-30 km di distanza dal punto di lancio, il motore spegneva una camera di combustione e passava alla modalità di crociera con 710 kg/sp, e si attivava il radar KS-2M in banda J, con antenna di 65cm e raggio di scoperta di 160 km. Il vettore si allontanava. La portata massima veniva variamente indicata tra 150 e 250 km. Tenendo conto che la batteria interna aveva una durata di 500 secondi, ben difficilmente il Kelt avrebbe potuto superare i 180 km. A 15-20 km di distanza dal bersaglio, il missile picchiava a 25°, mentre il radar calcolava l’angolo di anticipo. A 450 metri dall’impatto il radar si spegneva. Il CEP era di 45 metri contro una nave. La testata era a carica cava FK-2 di 840 kg, con 681 kg di esplosivo, in grado di forare 300mm o una FK-2N a frammentazione. Le spolette erano a impatto e di prossimità.
Contro bersagli terrestri o squadre navali, dopo la localizzazione col radar dell’aereo e l’inserimento dei dati di rotta nel missile, seguiva il lancio. Il vettore si allontanava subito e il missile proseguiva col solo sistema inerziale. Il CEP era di 1,8–3,7 km. La testata era termonucleare da 1 MT.
KSR-2M (KSR-24)
Nel 1964 è stato avviato un miglioramento, per ottenere un missile più adatto ai lanci a bassa quota, che ha portato, nel 1967, ad una variante che incorporava alcune caratteristiche del KSR-5 (AS-6 Kingfish), come il più potente motore Isayev S5.6.0000, ed elettronica rivista. Il peso era stimato 3520 kg. La quota minima di lancio è stata ridotta a 500 metri, modificando l’autopilota per ridurre la discesa iniziale entro 150-200 metri. A questa fase di 7 secondi seguiva una lenta risalita a 500-800 metri più in alto della quota di lancio e il volo successivo su traiettoria inclinata verso il bersaglio. Il raggio d’azione, per lancio a bassissima quota non superava i 70-80 km, secondo le fonti ma è probabile non fosse inferiore ai 140 km. Le testate, sono indicate come convenzionali di 500 kg o nucleari di 385-544 kg, ma non c’è motivo di pensare che differissero dalle precedenti. Ne sono stati dotati i bombardieri Tu-16K-11-16 e Tu-16KSR-2-5.
KSR-11 (AS-5B)
Primo missile antiradar fabbricato in serie (lo Shrike è arrivato nel 1964) è stato preceduto dal prototipo KSR-2P e ha raggiunto l’IOC nel 1966. Era destinato all’attacco dei radar di difesa aerea o delle fonti ECM. Quasi identico al KSR-2M, pesava 3983 kg e richiedeva la modifica dei Tu-16 con una antenna radar passiva Ritsa (DF) a T invertito anteriormente, in grado di localizzare i radar avversari. I dati venivano passati al KSR-11. Dopo il lancio, la rotta era corretta inizialmente dall’aereo, che aggiornava il sistema inerziale. Il missile poi agganciava il radar con il sensore passivo 2PRG-10 a impulsi a banda larga, così sensibile da rilevare anche i lobi laterali. A 10000 metri di quota la portata di rilevamento era di 180-280 km; a 4000 metri di 150-190 km. Il motore, apparentemente, era lo stesso del precedente KSR-2, cioè l’S2.72, e assicurava un raggio utile di 170-200 km per lancio ad alta quota. In planata con un angolo di 25°, anche in caso di breve spegnimento del radar, manteneva la rotta in memoria. Si calcolava che l’85% dei missili potesse colpire con un errore di 40x80metri. La testata FK-11 di 850 kg era a frammentazione con spoletta di prossimità. Il KSR-11 poteva essere montato assieme ai missili normali, sui velivoli modificati Tu-16K-11/K-11-16, Тu-16K-26, Тu-16K-26P, Тu-16KSR-2-5.
In combattimento
Fabbricato in oltre 1000 esemplari, è stato esportato in Egitto e Iraq. Ha visto il primo impiego nel 1973 (Yom Kippur). I Tu-16 hanno lanciato 13 KSR-2 e 12 KSR-11, anche se altre fonti parlano di fino a 82 missili. Israele ne avrebbe abbattuti 20. Almeno uno, diretto a Tel Aviv sarebbe stato colpito da un Mirage IIICJ (altre fonti: F-4), un secondo è precipitato in mare. Due missili hanno colpito due radar e un terzo un centro logistico in Sinai.
Nel conflitto Iraq-Iran, molti KSR-2 sono stati lanciati contro bersagli iraniani. Il Kelt, lento e facile da abbattere, è stato ritirato attorno al 1990.
Fonti
Soviet/russian aircraft weapons since world war two (Y.Gordon)
Hadászati és hadműveleti robotrepülőgépek (F. Hajdú, G.Sárhidai)
http://www.ausairpower.net/APA-Rus-Cruise-Missiles.html#mozTocId3293