Sistemi RWR sovietici

Durante la Guerra di Corea, gli americani erano venuti in possesso di un caccia MiG-15. Sono in pochi a sapere, però, che anche i nord coreani avevano ottenuto un F-86. L’analisi aveva rivelato la presenza del radar telemetrico APG-30. Subito sono iniziati gli studi per un avvisatore passivo in grado di segnalare il dispositivo, realizzato dal tenente V. Matskevic. Questo rudimentale RWR (Radar Warning Receiver) segnalava un attacco in coda a portata di tiro. Aveva un interruttore di accensione e dava solo un allarme sonoro. A maggio del 1952 I primi 10 esemplari prototipo sono stati montati sui MiG-15. I problemi iniziali dovuti ai falsi allarmi sono stati presto superati e i dispositivi si sono rivelati efficaci.

Il compito di realizzare gli RWR è stato affidato all’OKB-373, poi divenuto TsKBA Avtomatika, che già si occupava dei sistemi di avviso radar attivi di coda PRS-1/2/3/4 sui bombardieri, con a capo i progettisti Malykhin e Galaktionov.

SPO-1

L’esistenza di questo primo RWR viene talvolta negata o viene identificato coi primi prototipi inviati in Corea. Era simile comunque ad essi. Una fonte indica la capacità di rilevare emissioni tra 14 e 20 GHz (banda J), poco probabile, data la frequenza del radar degli F-86 sui 9,6 Ghz (banda I) e la tecnologia dell’epoca.

SPO-2  Sirena 2

Primo dispositivo realizzato su grande scala, rilevava solo radar a impulsi in coda su un arco di 60°, sempre con allarme sonoro, tra  8,7 e 9,5 GHz (banda I). L’intensità del suono variava a seconda della distanza. E’ stato installato su alcuni MiG-15Bis, MiG-17F, MiG-19S, Su-15, Tu-16, Tu-22 e Tu-95. Apparentemente, nonostante venga riportato spesso, sembra che i vari MiG-19PF/PM e MiG-21F/F-13/PF/FL/PFM non lo abbiano montato, almeno di serie.

La Cina ne ha prodotto una copia come Type-903, con frequenza tra 2 e 8 GHz (E-H), anche qui la frequenza è sospetta, montato sui Q-5, J-7, J-8-I.

SPO-3  Sirena-3

Nel 1957 è terminato lo sviluppo del nuovo SPO-3, che ha concluso i test nel 1959, prodotto dal 1960. Per la prima volta rilevava i radar su 360° grazie a 4 rilevatori, quindi con la tipica rappresentazione a quadranti del periodo. L’indicatore, a 4 luci, era nella cabina e manteneva l’allarme sonoro. Una fonte gli attribuisce una copertura tra 6 e 21 GHz (H-K), con alcune parti scoperte tra 8,3-8,7 (I) e 10,9-11,9 GHz (J). Poteva trovare posto anche in pod di estremità su alcuni velivoli. E’ stato montato su molti aerei, come MiG-21PFM/PFS/MF/R, Su-7, Su-25K, Yak-28PP, alcuni MiG-25 e sugli elicotteri Mi-24.

SPO-10  Sirena-3M

Realizzato nel 1965-1966, è entrato in servizio nel 1973. Era un dispositivo analogico a quadranti, simile all’SPO-3 ma a transistor. Alcune fonti riportano una copertura di 2-10 GHz (E-I), altri di 6-21 Ghz (H-J). Il dispositivo è stato montato sui MiG-21S/SN/M/SM/PFM/Bis, MiG-23, MiG-25, MiG-27, Su-15TM, Su-17M3, Su-22M3, Su-24, Yak-38 e Mi-24.

Seguendo la medesima linea evolutiva, i cinesi hanno modificato i Type 903 nel nuovo RKL-204, con copertura su 360°, tra 2 e 10 GHz, per rilevare radar a impulsi e CW, montato sui J-7 e J-8-II.

Il Sirena-3M (izd. S3M) ha una serie di luci, che indicano la direzione della minaccia e mantiene l’allarme sonoro. Se il radar è in modalità “ricerca”, le spie e il suono si attivano seguendo il periodo di scansione del radar. L’interpretazione non è difficile. Se si attiva una spia in alto a sinistra (o destra), il radar sarà davanti a sinistra (o destra). Se entrambe le spie superiori si attivano, sarà di fronte (ore 12). Se si attivano entrambe le luci laterali sinistre (destre), sarà a ore 3 (9). Se invece è accesa solo la spia inferiore sinistra (destra), il radar sarà dietro e a sinistra (destra). Se entrambe le spie inferiori sono attive, il nemico è a ore 6, in coda.

All’avvicinarsi della minaccia,  la frequenza sonora e il lampeggio delle spie aumentano fino a 3 volte, indicando l’aggancio. Il problema è che tutto dipende dalla potenza del segnale, perciò la distanza della minaccia è molto variabile. Quando è tra 2 e 5 km, tutte le spie si attivano.

Nei conflitti medio-orientali e in quello Iran-Iraq, il Sirena 3M si è rivelato scarso, fornendo allarme solo in caso di “aggancio” a breve distanza, e inutile contro radar PD (pulse Doppler).

SPO-15  Beryoza

Nel 1969 sono state emesse le specifiche per un RWR analogico/digitale. Il progetto SPO-15 è iniziato nel 1970 e lo sviluppo è terminato nel 1976. Due anni dopo è partita la produzione. Il Beryoza (izd. L-006) rileva radar in modalità ricerca e tracciamento, identificando tipo e priorità. Localizza emissioni su 360° ma solo nel Su-24 è completo: tutti gli altri velivoli mantengono posteriormente il sistema a quadranti, meno preciso. In elevazione rileva tra +/-30°. L’SPO-15 opera tra 4,45 e 10,35 Ghz (bande G-J). E’ montato sui Su-17M4, Su-22M3/4, Su-24M, MiG-29, Su-27, Mi-8MT (Mi-17) e Mi-24V. Nel caso del Su-27 comprende due antenne frontali azimutali ad alta precisione nelle lame sulle prese d’aria, due antenne posteriori a bassa precisione, e due antenne a bassa precisione angolari, per calcolo elevazione, sopra e sotto il velivolo. A differenza dei sensori passivi occidentali, quindi, può dire al pilota se la minaccia è più in alto o più in basso. Richiede un certo addestramento, perché non è di immediata interpretazione.

I radar più pericolosi attivano le luci gialle dell’anello più esterno, diviso in 8 settori. E’ indicata la provenienza in gradi (10°, 30°, 50°, 90°), con una precisione di +/-10° nel settore anteriore. E’ possibile quindi rilevare la direzione dell’emissione con buona approssimazione. La minaccia prioritaria dipende dal tipo di radar, secondo una lista precisa. Segue, per importanza, la potenza del segnale e poi la distanza. Ma se un radar inizia il tracciamento, viene selezionato subito come minaccia primaria. 

L’anello intermedio di 8 luci verdi, indica tutti i radar secondari. Se il radar si trova tra due spie, entrambe si accenderanno. Inferiormente si trovano 6 luci verdi con lettera identificativa, che indicano il tipo di minaccia più pericolosa.

П: SAM Terrier o F-4, F-104, con simultanea illuminazione missili Sparrow.

З: Chaparral, Vulcan, Sea Wolf.

X: SAM Hawk (I-HAWK) o radar F-14, F-15, F-16, F-18 (lungo raggio)

Н: SAM Nike Hercules, Patriot, Talos.

F: radar a corto raggio F-14, F-15, F-16, F-18 o radar Phoenix (forse segnale Г con X)

С: F-4, F-5, F-104, F-111 (no illuminazione), Mirage, Jaguar, Lightning, o SAM Terrier, Crotale. 

L’anello più interno, a settori gialli-arancio, indica la potenza del segnale: più settori si attivano, più sarà potente/vicino. Un beep intermittente (1/sec) si attiva se il radar è in ricerca, dipendente dal ciclo dell’antenna. Le due lettere sui semicerchi sopra l’aereo, indicano un radar sopra (B) o sotto (H). Se sono entrambe attive, il radar è alla stessa quota. E’ possibile valutare la distanza di un bersaglio a terra, sfruttando il dato di elevazione. Sotto vi sono le 4 spie gialle e verdi dei due settori posteriori, con errore di rilevamento di +-60°.

Se un radar inizia il tracciamento (STT), cambiando la modulazione in frequenza, il settore rosso sotto la sagoma dell’aereo si illuminerà, accompagnato da un suono alto e continuo. In caso di lancio missile, il settore lampeggerà, il suono sarà intermittente continuo ad alta frequenza (2/sec) e variabile in intensità e tono (se il lancio prevede guida attiva con cambio di frequenza).

E’ possibile escludere manualmente i radar in modalità ricerca, ma il Beryoza non distingue i radar in modalità TWS dai precedenti. La sensibilità dei ricevitori permette di rivelare un radar ad una distanza del 120 % maggiore della portata di lancio dei missili aria-aria.

Vi sono molte varianti: SPO-15S (4,75-10,7 GHz), SPO-15L, SPO-15SL, SPO-15LM (L006LM e LM/101 o 108 per l’estero). Nel 1982 è arrivato l’SPO-15M, aggiornato, apparentemente con copertura estesa a 2-15 Ghz (bande E-J) e collegato ai lanciatori di chaff/flare. Gli SPO-15M, sui MiG-31 e Su-27, hanno ricevitori più sensibili, sono più leggeri, hanno moduli digitali per selezione del bersaglio. La portata supera quella del radar di bordo. Ma pare che radar e disturbatori interferiscano coi dispositivi. Nel 1987 è stato realizzato l’SPO-15Ts digitale, che ha passato i test nel 1989 ed è stato provato, nel 1991, sul MiG-29.

In combattimento con i MiG-23ML, MiG-25, Su-22M3/4 e Su-25 iracheni, il Beryoza ha dato buoni risultati, sia contro gli aerei iraniani che contro quelli americani, riuscendo a rilevare anche i radar AWG-9 degli F-14 e gli APG-63 degli F-15. Nel 1985 gli iracheni hanno richiesto che un lotto di Mirage F-1EQ6 fosse equipaggiato con RWR di prestazioni simili.

SPO-32  Pastel

Nel 1981-82 è iniziato lo sviluppo di un RWR digitale di nuova generazione, molto avanzato. Nel 1983 sono stati prodotti i prototipi. Il primo Pastel (izd. L-150) ha passato i test nel 1987 su un Su-25T e nello stesso anno è partito lo sviluppo del Pastel-K per gli altri aerei. Il nuovo modello ha terminato i test nel 1999-2000 per il montaggio sul Su-30MKK, con le prime consegne l’anno dopo. Alcune fonti, tra cui il Jane’s, riportavano inizialmente, anche un SPO-23 e un SPO-29, di pari caratteristiche, sui MiG-29. Potrebbe trattarsi di errori.

L’SPO-32 opera tra 1,2 e 18 Ghz (bande D-J), rilevando radar a impulsi, PD, CW e quasi-continuous, con ricevitori a scansione rapida di banda, entro un raggio minimo del 120 % superiore alla portata del radar. Il computer ha oltre 128 radar in memoria. I nuovi processori digitali a supereterodina determinano tipo di radar, parametri, modalità (ricerca, tracciamento, illuminazione) e sistemi d’arma associati, con avviso sonoro per minacce imminenti. Il Pastel, con un nuovo schermo dedicato MFD in cabina,  controlla automaticamente i sistemi ECM. Rileva su un arco di 360° e +/-30° in elevazione. La precisione in azimuth varia secondo la frequenza e il settore. Tra 8-18 GHz (bande I-J), nel settore di 60° frontale/posteriore, la precisione è di  2-3° o 3-5°(secondo il modello). Nei restanti settori è di 10°. Tra 4-8 Ghz (bande G-H) è di 5°, negli altri settori è di 15°. Tra 1,2-4 GHz (bande D-F) è di 15° su tutti i settori.

La priorità dipende dal rischio potenziale, e vengono visualizzati solo i radar più pericolosi. Vi sono 3 modalità: bersaglio operativo, programmato o più pericoloso. E’ possibile designare bersagli per fino a 6 missili antiradar come i Kh-31, guidandone fino a 2 simultaneamente. Il Pastel è montato sui MiG-29K/M, MiG-31, Su-17M4/Su-22M4, Su-24M, Su-25TM, Su-27/27M, Mi-8MT (Mi-17), Mi-24V e Mi-28.

Fonti

Jane’s Radar and Electronic Warfare Systems 2002

International Electronic Countermeasures Handbook (Horizon House)

Overscan’s guide to russian military avionics

https://www.secretprojects.co.uk/threds/soviet-russian-rwr-sirena-beryoza-pastel.48/

https://forums.eagle.ru/topic/145362-questions-about-spo-15-beryoza-rwr

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