A nostra insaputa, i governi di molte nazioni, in particolare quello degli Stati Uniti, starebbero irrorando sostanze chimiche, psicotrope e biologiche per controllare le popolazioni, condizionarne il pensiero o influenzare il clima, causando siccità o inondazioni. Queste operazioni segrete sarebbero in relazione col misterioso progetto HAARP. Alcuni effetti visibili comprenderebbero le piogge acide e la moria delle api. Nonostante l’elevato livello di segretezza, tutti ne sono a conoscenza. Chi spiega in altro modo le scie, viene accusato di non usare la logica, di essere irrazionale, di far parte del complotto. Ancora oggi, si stima che circa il 20 % della popolazione creda nell’esistenza delle scie chimiche. C’è qualcosa di vero ?
Il fenomeno della scia
La scia di condensazione (contrail) è un fenomeno naturale. Studi accurati sull’argomento risalgono già al 1953. Si forma quando l’aria calda e umida dello scarico si mescola con quella ambiente a bassa pressione e bassa temperatura. Se avviene condensazione (da gas a liquido) la scia diviene visibile. Dato che la temperatura è minore di -40°C è necessario poco liquido per provocare il fenomeno. La scia si forma di solito tra 8000 e 12000 metri tra -40°C e -60°C, occasionalmente anche a meno di 7000 metri o oltre i 15000 metri. Se è breve e sparisce presto, la quota di volo è vicina alla temperatura critica di formazione. Se è lunga, l’aria è, non solo fredda, ma umida, e permette ai cristalli di persistere. Dissipa lentamente perchè deve sublimare. Al di sotto di -50°C, il cambiamento di stato richiede tempo.
In una tipica giornata serena con umidità relativa (RH) al suolo del 65 %, nel cielo fino all’orizzonte, vi sono oltre 3000 tonnellate di vapore. La differenza tra un cielo sereno e uno nuvoloso è una piccola differenza nel contenuto d’acqua. La stratosfera, data l’aria fredda e rarefatta, può trattenere poco vapore prima di esibire saturazione o supersaturazione. Un aereo di linea scarica nella scia decine di litri di vapore per km. I vortici alari funzionano da miscelatore per i cristalli che vengono diffusi negli strati. L’acqua prodotta dai motori può bastare, aggiunta all’umidità presente, per elevarne il livello anche oltre la saturazione. Così parte del vapore condensa e forma la scia. 15 minuti dopo il passaggio di un aereo, il movimento termina e i cristalli di ghiaccio iniziano a cadere, all’inizio lentamente, a pochi centimetri al minuto.
Se l’umidità relativa rispetto al ghiaccio (RHI) dello strato è inferiore al 100 %, i cristalli sublimano in vapore, la scia scompare e l’umidità dello strato aumenta. Se è il 100 %, lo strato è saturo e la scia rimane a lungo. Se è oltre il 100 %, è supersaturo, la scia non solo rimane per lunghissimo tempo (anche 17 ore !) ma guadagna peso mentre il vapore ghiaccia sui cristalli, aumentandone la velocità di caduta. Ripetuti passaggi di velivoli forniscono energia e aumentano l’umidità relativa dello strato fino alla saturazione e, quando accade, la scia persiste in funzione della temperatura, dell’umidità e dei venti. Scie parallele possono pure interferire tra loro e unirsi formando anelli (instabilità di Crow).
Un B-747 diffonde l’equivalente del peso di carburante in cristalli di ghiaccio, che sublimano nella stratosfera e scompaiono, se lo strato è secco. In uno strato supersaturo, invece, inglobano altro ghiaccio, anche 1000-10000 volte (250 ton/min) più del vapore emesso dai motori.
Sui velivoli militari, il problema della scia è particolarmente sentito. Nessun pilota in tempo di guerra segnalerebbe la sua presenza a decine o centinaia di km di distanza, volando alla quota di formazione della scia. E’ normale prevederne la formazione in modo che i bombardieri o i ricognitori possano volare ad una quota più favorevole. Per temperature elevate è importante l’umidità, ma sotto -57°C è irrilevante: le scie si formano comunque.
Prendiamo ora in esame alcune affermazioni dei cospirazionisti.
1) Le scie naturali si dissolvono in pochi minuti. Le scie chimiche impiegano ore.
Anche pochi secondi se l’aria è secca oppure mai in aria satura di umidità. In aria secca i cristalli sublimano in vapore in una frazione di secondo. La durata della scia dipende da quanta umidità è presente. I gas di scarico possono superare i 1000°C e contengono molta umidità. L’aria ad alta quota ha una temperatura sempre inferiore a -40°C, con picchi di -80°C. La scia si produce sempre, a meno che non vi sia poca o nessuna umidità. Ecco perché le scie sono rare sui deserti.
2) Alcune volte si vedono aerei paralleli, la scia del primo sparisce subito, l’altra dura ore.
Gli aerei sono a quote differenti, con diversa temperatura, basta una differenza di 300 metri. Oppure possono avere motori di tipo diverso che creano scie differenti.
3) Non si formano nubi normali alla stessa quota.
I cirri si formano sempre sopra gli 8000 metri, tranne nei giorni freddi dove possono formarsi anche a 5500 metri. Di solito sono allora chiamati Cirrostrati. Sono spesso confusi come aggregato di scie chimiche.
4) Trenta anni fa non c’erano scie persistenti. Le chemtrail sono iniziate nel 1997.
Scie persistenti sono state rilevate già nel 1922 e filmate di frequente nel secondo conflitto mondiale. Sono cambiati gli aerei, i motori, le quote di volo e il traffico aereo è cresciuto in modo esponenziale. I motori impiegati sulle prime generazioni di velivoli civili producevano fumo ma meno scia. I motori moderni (high-bypass) per motivi tecnici producono scie vistose.
5) Nelle foto satellitari si vedono più scie chimiche sopra le aree popolate.
Semplice aumento del traffico aereo sopra le città e miglioramento dei sistemi di controllo.
6) Alcune scie sono verticali, dirette verso il suolo.
Non lo sono. La terra è una sfera, un aereo in volo livellato che arriva sopra l’orizzonte sembra rilasciare una scia verticale.
7) Le scie chimiche lasciano ombre e linee scure nell’atmosfera al contrario delle scie naturali.
E’ solo un effetto ottico dovuto all’ombra delle scie stesse viste da determinate angolazioni.
8) Gli aerei compongono schemi a griglia sopra le città, in un attacco coordinato. Alcune scie sono curve o formano delle H o delle X.
Ci sono migliaia di aerei con rotte che si incrociano. Soprattutto in prossimità degli aeroporti.
9) Agli airshow gli aerei rilasciano fumi colorati, i governi possono impiegare lo stesso sistema.
Lo hanno fatto in alcuni casi. Ma non con queste modalità. E non per gli scopi di cui sono accusati.
10) Questa foto prova che le sostanze chimiche sono spruzzate dagli aerei passeggeri. I colori riflettono la sostanza rilasciata.
L’effetto è conseguenza dell’interferenza dei cristalli di ghiaccio con la luce solare e avviene solo quando l’acqua è pura. Non si formano cristalli in presenza di adulteranti. E’ una scia aerodinamica, formata dalla improvvisa riduzione della pressione nell’aria mentre si muove attorno alle ali. Quando succede, la sua temperatura crolla e questo provoca la condensazione di goccioline d’acqua, che ghiacciano e diventano più grandi man mano che altra acqua condensa. Qualcosa di simile può avvenire anche a livello del mare:
11) Alcuni aerei interrompono e riattivano la scia a comando.
Perché dovrebbero ? Sono solo scie aerodinamiche in aria irregolare, con zone d’aria secca. Nella stratosfera gli strati stabili non si mescolano e quindi hanno diversa umidità.
12) In presenza di numerose scie chimiche, le visite in ospedale e le malattie aumentano.
Non vi è alcuna relazione. Alcuni soggetti soffrono di meteopatia, un lieve malessere al cambiamento del tempo. Le scie persistono più a lungo in presenza di alta umidità e caduta di pressione, cioè prima della pioggia o temporale. Le infezioni hanno cause totalmente diverse.
13) Le scie non escono dai motori
Certo che escono dai motori, ma ci vuole qualche frazione di secondo perché la scia si raffreddi da oltre 1000°C a -50°C. Tranne nel caso di scia aerodinamica o aria supersatura.
14) Alla quota di rilascio delle scie, i velivoli si vedono e si sentono. Quando le scie non ci sono non si vedono aerei e non c’e rumore. Le scie sono in relazione con aerei speciali ad alta quota.
Il suono è rifratto da strati a diversa densità. In certe situazioni può anche non arrivare al suolo. Gli aerei che non rilasciano scia, in presenza di aria calda e secca, spesso non si vedono.
15) Le analisi hanno trovato ossido di bario e tracce di alluminio, nell’aria e nell’acqua. Il dibromuro di etilene (EDB) per le proprietà ignifughe è aggiunto al cherosene JP-4 per produrre il JP-8 ma è altamente tossico. Si sono trovati anche virus, funghi e batteri.
I militari hanno trovato, nel 1995, che il bario riduce le emissioni dei motori. Ed è usato anche nella fabbricazione della gomma e della plastica, parti dei serbatoi degli aerei. E’ una sostanza comune nella manifattura industriale. L’alluminio, come silicato, è molto comune nella superficie terrestre, ed è componente importante in tutte le fabbricazioni industriali. I campioni prelevati al suolo si ritrovano ovunque vi siano attività umane. L’EDB era un additivo aggiunto alla benzina negli anni ‘60. Non c’entra nulla. Gli agenti patogeni sono ovunque, è impossibile non trovarli. Se i virus fossero mescolati al carburante, il calore di oltre 1000°C li ucciderebbe all’istante. La scia invisibile a valle del reattore è una prova dell’assenza di metalli.
16) I militari usano le cisterne KC-135, identiche agli aerei passeggeri, per scaricare bario.
Non ce ne sono abbastanza e non c’è bario a sufficienza. Secondo i calcoli, un singolo strato molecolare di bario su tutta la superficie terrestre richiederebbe 3,4 milioni di tonnellate. Servirebbero 85000 missioni di KC-135 e 1,5 milioni di tonnellate di carburante… ogni settimana.
17) Sono stati aggiunti additivi nel carburante, come boroetano e nitrometano, alluminio e bario.
Queste sostanze se aggiunte al carburante sarebbero molto pericolose… per l’aereo ! Additivi liquidi non possono comprendere alluminio o bario per motivi tecnici. Sono corrosivi, facili all’accensione spontanea e non si possono pompare facilmente. Bruciati nei motori li danneggiano. Non vi sarebbe uno spazio visibile tra lo scarico e la scia, che sarebbe, inoltre, colorata.
18) Vi sono proposte per controllare il tempo con l’impiego di ioduro d’argento. Anche i militari propongono il controllo del clima nel testo “Owning the Weather by 2025”.
La semina delle nubi con ioduro d’argento, per favorire la pioggia, richiede condizioni atmosferiche adatte. Il documento, che non sarebbe male leggere, più che elencare i metodi, parla dei loro limiti.
19) L’ossido di bario è disperso per facilitare le emissioni oltre orizzonte del progetto HAARP.
La riflessione dei fasci radio sulla ionosfera è stata scoperta 100 anni fa. Il bario è stato provato alcune volte negli esperimenti HAARP, portato da razzi perché nessun aereo vola così in alto. Non c’entra nulla con le scie.
20) Il governo tedesco ha ammesso l’uso di aerosol, ufficialmente contro i radar…
Il chaff non è aerosol, è formato da fibre di vetro metallizzate tagliate alla metà della lunghezza d’onda del segnale radar da disturbare. Non c’entra nulla.
21) Dopo uno sgancio di scie chimiche sono frequenti le piogge e piovono strane sostanze.
Le scie precedono i temporali perché sono conseguenza dell’umidità. Ed è questa a provocare la pioggia. Infatti le scie sono frequenti sopra gli oceani con tempo umido. I venti trasportano spesso polveri varie che precipitano al suolo con la pioggia. Mai vista la pioggia sporca di sabbia ?
22) Diversi scienziati credono nelle scie chimiche. Anche i piloti ne sono al corrente.
Questi scienziati non hanno alcuna competenza in materia e prima di esprimersi farebbero bene ad informarsi. Si può essere un premio Nobel di chimica e non sapere nulla di meteorologia. I piloti negano l’esistenza delle scie chimiche, così come gli scienziati seri.
Qualche considerazione
Come ben sanno coloro che si occupano di armamenti, il lancio di aggressivi chimici alla quota di volo degli aerei passeggeri non ha senso. Ad alta quota i venti sono forti e imprevedibili, così come la dispersione. Nessuna sostanza potrebbe raggiungere una concentrazione al suolo sufficiente per danneggiare la popolazione. I pesticidi e gli insetticidi sono spruzzati a meno di 40 metri di quota. Se il governo volesse usare sostanze chimiche o virus le metterebbe nell’acqua o negli scarichi degli autobus o nei condizionatori. Perché i passeggeri non vedono scie chimiche uscire dalle ali ? La maggiore copertura delle scie è un fenomeno stagionale. E le immagini satellitari dimostrano una maggiore concentrazione in certe zone oceaniche, ben lontane dai centri abitati.
Cosa c’è di vero
La distribuzione delle scie segue i venti dominanti. I cirri generati dalle scie, ampliando la copertura nuvolosa anche del 20 %, possono aumentare il riscaldamento locale, riflettendo la luce solare verso l’alto ma intrappolando il calore infrarosso emesso dalla terra, ecco perché se ne studiano gli effetti sul clima e la distribuzione geografica. I 1500 vulcani attivi, comunque, superano l’inquinamento delle scie di 20 volte. Gli aerei contribuiscono sicuramente all’inquinamento ma per appena il 3% e le sostenze nocive vengono diluite 10000 volte.
Un esempio di cosa può fare un governo intenzionato ad inquinare il territorio lo si è avuto durante la guerra del Vietnam quando, durante l’operazione Ranch Hand, si è tentata la deforestazione di intere regioni con defolianti. La quota di volo era quella visibile nel filmato.
Dal 1953 al 1964, il governo inglese e quello americano hanno simulato la diffusione di aggressivi chimici e biologici, per determinarne la dispersione geografica, scaricando solfuro di zinco e cadmio (ZnCdS). La quota di rilascio, anche in questo caso, non superava i 300 metri. Sono state predisposte dispersioni per via aerea, navale e da terra. Delle varie operazioni (Whitecoat, DEW e Project Shad) la più conosciuta è stata la LAC (Large Area Coverage), eseguita nel 1957 e nel 1958 con un C-119 in aree dalle Montagne Rocciose fino all’Oceano Atlantico, dal Canada al Golfo del Messico. Si è anche utilizzato un agente batteriologico non patogeno. Gli effetti delle sostanze impiegate non erano del tutto conosciuti e non si sono considerati i rischi per la salute. Uno studio indipendente ha rilevato, però, che calcolando la dispersione e l’assunzione nel caso peggiore, un soggetto avrebbe assunto la stessa quantità di cadmio vivendo da 10 a 100 giorni in ambiente urbano. i composti non erano dispersi dai motori, ma da un meccanismo apposito e la scia si disperdeva istantaneamente. E tutto questo non ha niente a che vedere con le scie chimiche.
Nel 1967-1972 cinque aerei dell’USAF, nel corso di 2602 missioni nell’ambito dell’operazione segreta della CIA Popeye, hanno diffuso 47409 cartucce di ioduro d’argento sulle nuvole in varie zone del Vietnam, del Laos e della Cambogia. L’obbiettivo era estendere la stagione dei monsoni sulla “pista di Ho Chi Minh” di altri 30-45 giorni, rendendo impraticabili le strade, causando frane e allagamenti, su aree di 500 km2. Una operazione parallela, Commando Lava, ha sparso emulsionanti per saturare-destabilizzare il terreno, ma senza successo. Il progetto Popeye ha dato risultati contrastanti e difficilmente verificabili. Si è stimato un 30 % in più di pioggia in alcune aree e forse 90 cm di pioggia nel corso dell’intera operazione.
Nel 2000 Air International ha riportato che i bombardieri B-2 potevano iniettare acido clorofluorosolfonico nella scia per eliminarla. Ma la sostanza era corrosiva ed è stata subito abbandonata, preferendo variare la quota e la temperatura degli scarichi. Oltre ad impiegare un lidar Ophir (contrail management systems) per il rilevamento della scia.
Ma i cospirazionisti hanno anche pubblicato molte immagini di velivoli piuttosto strani. Alcuni con dispositivi che hanno tutto l’aspetto di spruzzatori di sostanze chimiche. Vediamone alcune.
Questa è la fusoliera del prototipo B-777-200LR. I 48 barili sono pieni d’acqua, 208 kg ognuno, e una pompa trasferisce il liquido per simulare lo spostamento del centro di gravità. E la scritta Hazmat (materiale pericoloso) nel rettangolo? E’ stata aggiunta dopo… dai cospirazionisti. Nella foto originale non c’è.
In questo caso vi sono molti tubetti, stranamente anche orientati in avanti. Si tratta di un aereo per campionature atmosferiche e ricerche sugli inquinanti, come carbone e petrolio bruciati nelle centrali elettriche, e per lo studio delle nuvole e delle scie.
Questo è proprio uno spruzzatore…D’acqua ! E’ su di un NKC-135A. E’ il ricettacolo del rifornimento in volo modificato per testare la formazione di ghiaccio sugli aerei.
Questo è un E-6 Tacamo per comunicazioni strategiche coi sottomarini, mentre sta scaricando…Carburante. Prima di gridare allo scandalo, è bene sapere che è una procedura prevista in molte situazioni per ridurre il peso del velivolo. Le antenne ESM/SATCOM alle estremità creano un piccolo vortice.
Questo è l’alloggiamento dell’antenna ELF a filo, lunga 8 km per le comunicazioni coi sottomarini.
Le scie in questa foto provengono da sei generatori di fumo per test NASA sulla riduzione dei vortici alari, un problema che obbliga al rispetto di pause notevoli tra decollo e atterraggio.
Questo è semplicemente l’unico B747-100 Supertanker, impiegato come antincendio.
Quest’altro è un bombardiere B-47B con razzi di decollo RATO. Naturalmente nelle foto dei cospirazionisti il terreno viene cancellato…
Ecco un velivolo per inseminazione delle nubi con ioduro d’argento, tramite 4 batterie di 102 razzi. Può provocare la pioggia, se le condizioni sono adatte.
I pod alle estremità sono degli Mk.32 per rifornimento in volo, su un C-135FR Stratotanker.
Le strane aperture, sulla parte anteriore dei motori Pratt & Whitney JT3D-3 di un B-707-320B, non rilasciano scie chimiche (in avanti ?) ma sono turbocompressori per pressurizzare l’aereo.
Conclusione: l’ipotesi “scie chimiche” è in disaccordo con la meteorologia, la chimica, la termodinamica, l’aerodinamica e la fisica. Lo studio di queste materie richiede anni. E non le studiano certamente i cospirazionisti, secondo cui tutti i libri sull’argomento sono stati manipolati dai governi. Ma poi usano le informazioni governative, fuori contesto, come prove. Gli argomenti addotti a supporto delle scie chimiche, dopo una semplice analisi, si riducono a supposizioni, correlazioni fuorvianti, Photoshop scadente e testimonianze ridicole. Come tanti altri miti, a cominciare dagli UFO caduti sulla terra, fino al complotto lunare, sono duri a morire…
HAARP
Una nota doverosa a proposito del progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) in Alaska, che non ha proprio nulla di misterioso. Le onde ELF emesse sono troppo deboli per fare qualunque cosa a parte favorire le comunicazioni a lungo raggio. Le antenne sono dirette verso la ionosfera dove riscaldano i tenui gas presenti. In Europa ci sono sistemi simili. Servono per ricerche sulla ionosfera e sulle comunicazioni militari. Essendo un sistema radio, lo HAARP ha capacità strategiche ma non quelle previste dai cospirazionisti. Le frequenze impiegate sono tra 2,8 e 10 MHz con una potenza tra 960 kW e 3,6 MW. La potenza irradiata efficace (ERP) corrisponde a 500 MW a 10 MHz. Ma l’energia, diffusa su una enorme superficie e a lunghissimo raggio ha un densità paragonabile a quella di un cellulare a 1 metro di distanza.
Fonti
http://en.wikipedia.org/wiki/Contrail
http://en.wikipedia.org/wiki/Chemtrail_conspiracy_theory
https://jazzroc.wordpress.com/tag/chaff/
http://contrailscience.com/contrail-or-chemtrail/
http://contrailscience.com/broken-contrails/
http://contrailscience.com/why-do-some-planes-leave-long-trails-but-others-dont/
http://www.meteoweb.eu/2015/09/meteo-didattica-come-nasce-una-nuvola/500948/
http://www.iangoddard.com/contrail.htm
http://www.iangoddard.com/contral2.htm
http://ams.confex.com/ams/pdfpapers/94176.pdf
http://www-pm.larc.nasa.gov/sass/pub/journals/atlas_JAMC2006.pdf
http://www.areco.org/pdf/ParticulateEmissionsJetEngines1996.pdf
http://www.atoptics.co.uk/fz215.htm
http://lospiegone.blogspot.it/2014/06/le-vere-irrorazioni-clandestine.html
Zinc Cadmium Sulphide Dispersion Trials
http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf
Grazie per lo sbattimento, le ricerche, i dati e le informazioni raccolte