FB-111A Aardvark: sistemi difensivi

Il bombardiere strategico FB-111A è nato per sopperire ai ritardi del progetto AMSA (Advanced Manned Strategic Aircraft) che, col ritiro dei primi B-52, rendevano necessario un bombardiere temporaneo.  Mancava anche un rimpiazzo per i B-58, così si è selezionato l’F-111, in una variante estesamente modificata. Sono stati consegnati 76 FB-111A, tutti operativi entro il 1971.

La missione prevista era la penetrazione a medio raggio e bassa quota, per aprire la strada ai bombardieri B-52. I bersagli primari, da colpire con missili aria-superficie AGM-69 SRAM e bombe nucleari, erano i siti antiaerei, i radar e le installazioni di comando e controllo.

An air-to-air front overhead view of two FB-111 aircraft in formation.

Il nuovo bombardiere ha ereditato dagli F-111 tattici parte dell’equipaggiamento difensivo, poi rinnovato con dispositivi più recenti.

Il sistema di rilevamento passivo iniziale era Dalmo Victor  APS-109 RHAWS nelle varianti A/B/C, integrato dal Cincinnati AAR-34  Infrared Tail Warning system, un sensore infrarosso raffreddato situato sulla cima del timone,  che individuava le emissioni infrarosse della scia dei missili e forniva la direzione di arrivo, primo esempio di MAWS. Sotto il muso era presente l’antenna del Loral ALR-39, poi sostituito dall’ALR-41 SAM warning receiver.

Dopo le esperienze dello Yom Kippur nel 1973,  è iniziato lo sviluppo del Dalmo Victor ALR-62 Compass Sail. La sua introduzione nel 1977, nella variante ALR-62(V)3,  ha comportato la rimozione dell’ALR-41. Era un sistema digitale, con capacità “look through”.  Disponeva di antenne anteriori e posteriori. Forniva copertura nelle bande medie e alte. Le minacce, in ordine prioritario, apparivano sullo schermo CRT e sul pannello contromisure con codici alfanumerici. Un sistema antiaereo SA-6 era indicato come un numero 6. La posizione sullo schermo mostrava la distanza. Quando  il numero iniziava a lampeggiare, indicava un lancio avvenuto.

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Il sistema difensivo  primario iniziale era il Sanders/Varian ALQ-94 Pave Mint. Sviluppato a fine anni ’60 era efficace contro radar a impulsi e CW. Effettuava disturbo e inganno con molte tecniche  di trackbreaking. Adatto contro le minacce del periodo, l’ALQ-94 ingannava facilmente i radar Fan Song e quelli della contraerea ma era poco adatto contro il down link dei missili SA-2. Gradualmente ha perso di efficacia.

Successivamente è stato migliorato come ALQ-137, un sistema molto sofisticato, con copertura posteriore migliorata e frequenze estese. Copriva le bande basse (E/F), medie (G/H) e alte (I/J). Le antenne riceventi/trasmittenti erano situate sul muso, alle radici alari e sui piani di coda. Era efficace contro radar guida missili e antiaerei, radar aerei e di acquisizione. Un moderno ricevitore video e un avanzato processore di segnali formavano una lista prioritaria. Il gruppo gestiva la potenza disponibile contro molte minacce simultanee, con oltre 1 kw di potenza contro radar ad impulsi e 100 w contro quelli ad onda continua (CW), con tecniche trackbreaking e di disturbo più sofisticate.

Il previsto aggiornamento con l’ALQ-189 (137 migliorato) è stato cancellato in favore dell’ALQ-165 (ASPJ) ma poi rimesso in competizione con quest’ultimo e un ALQ-161 modificato. Non si è poi fatto nulla, e l’ALQ-189 è rimasto in attesa.

Due unità Lundy ALE-28 CMDS (Countermeasures Dispensing System), con 4 fori di eiezione  completavano la dotazione con contromisure fisiche. Erano disponibili tre tipi di carichi: TBC (track-break chaff), SPC (special purpose chaff) ed FL (flare). TBC ed FL erano difensivi, contro minacce dirette. L’SPC era offensivo. Formava uno schermo contro i radar di ricerca o di primo avvistamento. La configurazione sembra comportasse l’impiego di un chaff-cutter, i flare invece erano nella parte posteriore dei medesimi fusi ai lati dei motori.

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AN-ALE-28 chaff dispenser for F-111

Tra il 1990 e il 1992 sono stati sostituiti con 8 dispenser ALE-40 ognuno con 30 cartucce chaff o 15 flare, anche del tipo Loral Loralei.

F111F ALE-40R

Il sensore AAR-34 è stato poi migliorato. Alcune fonti riportano il recente AAR-38 MAWS Compass Cool, molto avanzato e forse posteriore al ritiro del bombardiere, avvenuto nel 1995.

Diversi testi riportano il possibile uso di missili AGM-69 SRAM equipaggiati col Sylvania ALR-37 RASTAS (Radiating Site Target Acquisition System) che li trasformava in armi antiradar. Effettivamente un sensore del genere era stato considerato in fase progettuale, ma scartato successivamente.

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Sugli F-111 tattici, nel caso fossero previste minacce numerose, l’ALQ-94 era integrato con pod esterni di disturbo, come gli ALQ-119  o ALQ-131. Ed era occasionalmente presente un cannone M-61 Vulcan da 20 mm. Ma gli FB-111A non hanno mai montato né i primi né il secondo. Anche i missili AIM-9 a raggi infrarossi, presenti occasionalmente per autodifesa, non sono stati mai portati dalla variante del SAC.

Poco conosciuta è l’applicazione di pannelli RAM  all’interno delle prese aria, che ha ridotto la RCS del velivolo dai 7 metri quadrati precedenti a forse 3.

Declassati al ruolo tattico e ridenominati F-111G, sembra abbiano occasionalmente montato dei pod per guerra elettronica  nelle esercitazioni. Alcuni sono poi stati acquisiti dalle forze aeree australiane. E’ possibile siano stati armati occasionalmente con missili AIM-9 per autodifesa, ma non vi sono elementi sufficienti a favore.

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