E’ una famiglia di dispenser per contromisure, progettata dalla Saab Electronic Defence Systems, come le similari BOP, BOH, BOL. Il pod viene prodotto dai gruppi Philips, Bofors e Thomson-CSF.
Il contenitore affusolato è studiato per aerei veloci. Lungo 4 metri, con un diametro di 38 cm, pesa 325 kg. Nella parte anteriore è situata l’elettronica a microprocessori, con memoria riprogrammabile ed interfacciata con l’RWR di bordo del velivolo.
Nella parte centrale si trova la stiva del chaff e, all’esterno, i generatori di vortici che permettono la realizzazione di “rapid bloom chaff ”, anche con risposta Doppler. In coda è presente l’anello del lanciatore ed il contenitore dei flare. Il pod trasporta 80 kg di chaff suddiviso in 540 pacchetti circolari da 55 mm. Permette break-lock o formazione di corridoi, anche a velocità supersoniche. Il vano dei flare contiene 28 cartucce da 55 mm.
In Svezia sono denominati BOX-9 o KB (pod tipo B). La variante tedesca, sui Tornado IDS ed ECR, è denominata BOZ-101. I Tornado italiani invece montano il BOZ-102. I sistemi francesi sono i BOZ-103. Apparentemente vi sono alcune differenze nei vari modelli: i BOZ-103, per esempio, hanno 18 flare da 50 mm. La variante inglese è denominate BOZ-107 ed è controllata manualmente con quattro schemi programmati di dispersione. Le cartucce chaff sono tagliate su quattro frequenze diverse. Il pod ha trovato impiego, tra gli altri, anche sui Canberra PR.9, sui Draken, sui Tornado F.3 e sui Mirage IV e Jaguar francesi. Sono stati prodotti 700 pod per il programma Tornado IDS.
Nel 2009 la Saab Avitronics ha vinto il contratto per la modernizzazione dei pod in dotazione ai Tornado italiani. Il nuovo pod denominato BOZ-102EC (Enhanced Capability) è realizzato per fronteggiare la minaccia dei missili sup-aria spalleggiabili all’infrarosso. La variante comprende il rinnovo dell’elettronica di controllo (CIDAS-100, Compact Integrated Defensive Aids Suite). La valutazione della minaccia si basa sull’irradiazione temporale e la modulazione spaziale. Se identificata come missile su traiettoria convergente, si attiva l’allarme MAW con quattro sensori Saab MAW-300 ad ultravioletti sul retro, ognuno con 110° di copertura angolare. Il sistema rilascia esche verso l’avanti/basso e lateralmente in due direzioni regolabili. Contiene 5 dispenser pirotecnici per chaff/flare BOP-L-39 con 39 cartucce da 25x25mm o 19 rettangolari da 50x25mm lunghe 20cm.
Il MAW è in grado di seguire 8 tracce contemporaneamente. Nel servizio attivo un pod modernizzato affiancherà uno tradizionale. Un programma identico ha consentito l’aggiornamento dei pod inglesi.