Vympel R-77 (AA-12 Adder)

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Studiato per  armare i caccia sovietici con un’arma simile all’AIM-120, L’R-77 è un missile a medio raggio ognitempo, ogni aspetto e multibersaglio, realizzato per divenire l’armamento primario dei MiG-29M, MiG-31M, Su-27M e dei previsti Mig-39 Flatpack e Su-47 Firkin. Il progetto (izdeliye 170) è iniziato nel 1982.  Causa carenza di fondi,  lo sviluppo è stato piuttosto lento e ha richiesto numerosi test su di un MiG-29M. E’ stato presentato ufficialmente al MosAeroshow nel 1992 ed  è entrato in servizio nel 1994. Conosciuto anche con la sigla RVV-AE (raketa” vozdookh-vozdookh”aktivnaya eksportnaya) per l’esportazione, è stato presto soprannominato “amraamski” con evidente riferimento al pariclasse americano. Essendo destinato principalmente all’esportazione, fino al 2010 la Russia non ne aveva grandi quantitativi.

L’R-77 è lungo 3,6 metri con una apertura alare di 70 cm. Il diametro è di 20 cm e pesa 175 kg. E’ dotato di  quattro “strake” (35 cm di apertura) attorno al corpo e quattro caratteristiche superfici “a griglia” posteriori. Lo studio di queste superfici ha richiesto tre anni di prove. Ogni griglia, di 24 cm per 10 cm, moltiplica la superficie di controllo con peso e dimensioni ridotti.  Il movimento richiede attuatori meno potenti delle alette convenzionali e l’aumento di resistenza è contenuto.  Quando le alette ruotano, la resistenza aumenta in modo notevole e consente eccezionali capacità di virata nel breve raggio con ben 150°/sec e 45G,  anche ad elevati angoli d’attacco (40°). Ne risulta un’arma molto  manovrabile anche negli ingaggi a bassa quota. Anche a media distanza sono possibili 30G in manovra. Il neo è una perdita di energia sempre più elevata al ridursi della velocità. Impiega lanciatori a rotaia APU o a catapulta AKU-170. La Vympel ha prodotto lanciatori compatibili col databus occidentale 1553.

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L’Adder può essere lanciato nel corso di manovre ad 8G da oltre 0,6 Mach, a tutte le quote sopra i 200 metri, contro bersagli da 20 a 25000 metri volanti fino a 3,5 Mach. Può attaccare velivoli più in alto o in basso rispetto al lanciatore, con dislivelli di 10000 metri. Secondo i costruttori è efficace contro qualunque bersaglio, anche elicotteri in hovering, missili da crociera, PGM,  missili sup-aria (Patriote) e aria-aria (AIM-54, AIM-120).

Il motore monostadio a propellente solido, potente ma di breve durata, accelera il missile a Mach 4. Il raggio minimo è di 300-500 metri, a seconda dell’aspetto del bersaglio. Quello massimo è molto variabile a seconda dei parametri. In condizioni ideali, lancio a 1,5 Mach a 20000 metri di quota contro un bombardiere in avvicinamento frontale a 1,5 Mach, la portata di lancio arriva a 100 km. Il raggio d’azione efficace contro caccia è di 50 km e a bassa quota la resistenza elevata riduce il valore a soli 20 km (10 km per attacco in coda).  Le batterie hanno una durata di 100 secondi.

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L’Adder adotta metodi di  navigazione  proporzionale modificata. In alcuni casi (pesante attacco elettronico  del radar del lanciatore) passa al proporzionale puro. Nei lanci a corto raggio, il missile è “fire and forget”. Attiva subito il radar e si autoguida. Può colpire bersagli che manovrano a 9-12 G con un Pk teorico del 60-70%. Contro bersagli a lunga distanza, l’R-77 mantiene la rotta controllato dal sistema di navigazione inerziale (INS), con aggiornamenti “mid course” tramite data-link, la cui portata è di 50 km (100 per i più recenti), fino all’attivazione dell’autoguida. A differenza di molti missili occidentali, non segue una traiettoria “loft”.

Il radar AGAT  9B-1348E è un doppler monoimpulso in banda J con elevata precisione angolare.  Ha un arco di scansione di 120° e si attiva a 20 km dal bersaglio. La portata è di 16  km contro bersagli di 5 mq RCS.  In presenza di intense ECM è possibile l’autoguida sul disturbo (HOJ). La testata di 22,5 kg è attivata da una spoletta di prossimità laser e da una ad impatto. Ha effetto combinato, a esplosione anulare e frammentazione (3000 frammenti), per mantenere l’efficacia anche contro i missili.

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E’ inevitabile un confronto col pariclasse AIM-120. Per lungo tempo il missile russo è stato considerato superiore a quello americano, in particolare nella portata massima. Ma gli 80-100 km vantati prevedono un lancio ad altissima quota ed alta velocità contro un bersaglio frontale “collaborante”. A parità  di condizioni, lo Slammer supera i 100 km. E il vantaggio è costante a tutte le quote. La manovrabilità dell’R-77 è probabilmente superiore, ma l’AIM-120 mantiene più a lungo la velocità. Il motore dell’R-77 rilascia una scia notevole. E l’affidabilità non è all’altezza del concorrente.

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Diverse caratteristiche del missile non hanno soddisfatto i russi. In particolare, la gittata effettiva dell’arma è risultata inferiore a quanto dichiarato, l’affidabilità è risultata bassa e la resistenza alle ECM discutibile.  Questo ha portato all’R-77M, un programma di miglioramento da attuare in fasi successive. Nella prima fase di sviluppo, tra il 1992 ed il 1998,  sono stati provati diversi propellenti, configurazioni e motori, anche ramjet. La mancanza di fondi è stata determinante nel rallentare il programma. Secondo la Vympel (ora nel gruppo TRV) alcune tecnologie adottate deriverebbero da una collaborazione segreta con la Matra, sospesa nel 1994. Nel 1999 sono iniziati i test in volo. Sono state definite le caratteristiche base di due varianti.

La prima (izdeliye 170-1) mantiene la struttura di base ma è dotata  di motore a più alto impulso bistadio (booster e sostentatore). Il peso è aumentato a 190 kg e la lunghezza incrementata a 3,7 metri. Era proposta  nel 2009 col radar AGAT 9B-1103M, lo stesso dell’R-27AE, con 25 km di portata contro bersagli di 5 mq e miglior discriminazione di esche.  Nel 2013 la ditta ha rivelato l’installazione di un nuovo radar AESA. Il missile finale, denominato commercialmente RVV-SD (Srednaja Dalnost’, medio raggio),  sarà  disponibile dal 2015, anche con alette pieghevoli per trasporto in stive. Il raggio d’azione,  grazie alla traiettoria “loft”, è stimato in 120 km contro un bersaglio frontale ad alta quota, e 160 km contro velivoli da trasporto o AWACS. La portata efficace è di 75 Km. La “zona senza scampo” (NEZ) è di  30 km. Il missile è dichiarato paragonabile all’AIM-120C-7. E’ considerato come misura “gap filler” in attesa di una nuova generazione di missili in corso di definizione. E’ stato prodotto in serie limitata.

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La seconda  (izdeliye 180), conosciuta come R-77M-PD (Pryamotochnyy Dvigatel’ cioè  ramjet o Povyshenoy Dalnost’, raggio migliorato), ha un peso di 226 kg ed è lunga 3,7 metri. Prevede l’uso di un booster a razzo e di un ramjet a combustibile solido Vympel KRLD-TT con durata di 50-70 secondi con 4 prese d’aria a sezione quadrata che fungono da superfici aerodinamiche. La velocità è di 4,5 Mach. La testata pesa 30-35 kg. Potrebbe competere col Meteor, con raggio d’azione da 2 a 3,5 volte superiore al modello base R-77 (160-200 km). Dovrebbe abbandonare  le alette a griglia per altre convenzionali, con apertura totale di 82 cm. L’entrata in servizio era prevista per il 2010 ma lo sviluppo è sospeso. La Vympel potrebbe aver venduto il progetto alla Cina.

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A fianco di questi, nel 2003 la Vympel ha annunciato due nuovi sviluppi: l’R-77T e l’R-77P. Il primo (Teplovoy, termico) è dotato del sensore infrarosso MK-80M, versione migliorata del rilevatore dell’R-73, con portata di 10-15 km ed angolo di scansione di 150°. Un secondo sensore migliorato (MM-2000) elettro-ottico a doppia banda IR-UV, con portata di rilevamento aumentata a 15-20 km, è già disponibile come opzione. L’R-77T impiega il sistema IRST del velivolo e il data-link nei tiri a lunga distanza. L’R-77P o RVV-PE (Passivny-passivo) è a  guida radar passiva 9B-1032 in banda X. Ne è previsto l’uso solo contro i caccia, dato il diametro limitato dell’antenna. I due modelli non sono stati esportati e non è neppure chiaro se siano arrivati alla produzione in serie.

Nel corso di esercitazioni tra MiG-29N malesi ed F-18A australiani è risultato che i MiG erano in grado di lanciare gli Adder  13-15 km prima degli Sparrow. Il missile è risultato superiore nelle simulazioni anche al MICA. 

L’Adder non è stato impiegato in combattimento. Nel corso di un test nel 1986 un R-77, lanciato da un MiG-23 contro un elicottero drone  Mi-6, ha centrato per errore un AN-26 che volava presso il poligono, provocando la morte di 26 passeggeri.  Il motivo è rimasto sconosciuto.

La Russia lo ha fornito a poche unità, impiegandolo saltuariamente  in poche esercitazioni. L’India, invece, ne ha fatto largo uso. La vita utile era “garantita” in 12 anni. I risultati, a proposito di affidabilità, sono stati deludenti. Il missile, durante le esercitazioni a fuoco, ha mancato spesso il bersaglio, sicuramente per problemi tecnici. Molte volte non è stato nemmeno portato in volo, non avendo passato neppure i test preliminari. I missili difettosi, quasi il 50%,  sono stati rispediti in Russia. L’India ha deciso l’avvio del progetto indigeno Astra, di capacità superiori.

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La produzione per la Russia è iniziata nel 1998 ma il missile ha trovato impiego solo su 30 MiG-29S/SMT e su 50 Su-27SM. E’ stato sperimentato anche sui MiG-31M e Su-30 MK. E’ stato proposto come missile per l’autodifesa dei Tu-160 Blackjack e dei Tu-26 Backfire. E’ rimasto sulla carta  il progetto del Tu-160P (Tu-161) per l’impiego nella scorta di altri bombardieri o come intercettore pesante  con armamento di 12 R-77. Il missile è compatibile con molti velivoli, tra i tanti : MiG-21-93, MiG-29S/SE/SMT/N, MiG-31BM, Su 27SM, Su-30MK, Su-33KM e Su-34.

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Nonostante i difetti,  l’Adder (R-77E per l’esportazione) ha avuto un buon successo commerciale. Oltre ad almeno 200 missili per l’Ucraina, lo hanno acquistato la Malesia (150 nel 1997),  il Venezuela (100 nel 2006),  il Perù (70 nel 1998), lo Yemen (100 nel 2004) e l’Algeria (400 nel 2006).  L’India ne ha ordinati  2000 dal 1996 al 2002. La Cina ne ha acquistati 1000 e poi ha ottenuto la licenza per la fabbricazione. Su 7 lanci di prova,  nel 2002, si sono ottenuti 6 centri ed un malfunzionameno motore.  Ne erano previsti oltre 1500 per l’impiego sui Su-27, J-8IIM e Su-30. Ma, apparentemente,  i cinesi hanno preferito sviluppare un missile nazionale più avanzato (PL-12).

Una fonte indicava nel 1999 un costo di 100.000 $ per missile. Altre parlavano di 193000 $. Nel caso del Perù le cifre erano sensibilmente più alte. Una stima attuale indica un costo pari al 70% di quello di un MICA, cioè sui 400000$.  L’acquisizione dell’R-77M è ancora in forse. Ma la necessità di una valida arma per il T-50 ne rende probabile l’adozione.

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