R4M Orkan

L’arrivo delle formazioni di B-17 e B-24 sulla Germania aveva obbligato la difesa aerea tedesca ad equipaggiare i caccia con sempre più numerose armi da 20mm. Il passaggio successivo all’MK-108 da 30mm, pur rendendo più efficaci gli attacchi, aveva abbassato la portata e la cadenza di tiro e non aveva risolto il problema maggiore, poter aprire il fuoco al di fuori del raggio di tiro dei bombardieri. I cannoni aggiuntivi, spesso in pod esterni, rendevano i caccia più pesanti, lenti e meno manovrabili. Un ulteriore aumento di calibro (37 o 50 mm) era fuori discussione.

I tedeschi avevano già impiegato in combattimento il razzo Wfr.Gr.21 (Werfer-Granate 21 o Bordrakete BR 21). Lento (1150 km/h) e pesante,  era montato sotto le ali o sotto la fusoliera in installazioni ad alta resistenza aerodinamica, tra l’altro puntato verso l’alto di 15° per compensare la caduta di traiettoria. Talmente impreciso che veniva impiegato solo per scompaginare le formazioni di bombardieri.

Si è deciso così lo sviluppo di un razzo più leggero. Le specifiche richiedevano un razzo semplice per essere prodotto in quantità, molto veloce, di minime dimensioni, lanciato da rampe in legno a bassa resistenza a 6-12 colpi o da tubi o lanciarazzi, con una testata di potenza pari a quella di un colpo da 50 mm. Il modello iniziale, disegnato dalla DWM e dalla Heber AG nel 1944,  è arrivato in tempo record alla produzione in serie, pur senza essere testato adeguatamente, data la difficilissima situazione in cui versava l’industria tedesca durante i bombardamenti alleati. Le alette pieghevoli a molla sono state sostituite con altre ad apertura per resistenza aerodinamica. I razzi non potevano partire contemporaneamente per non interferire con l’apertura delle alette. Un selettore li attivava in sequenza ad intervalli di 0,07 secondi.

L’R4M  (Rakete, 4 Kg, Minenkopf), soprannominato Orkan, era lungo 81 cm con un diametro di 55 mm, una apertura alette di 24 cm e pesava 3,85 kg. Il motore, con 0,815 kg di propellente solido (diglycol), aveva una spinta di 245 kg per 0,8 secondi. La velocità a fine combustione era di 1890 km/h (1,78 Mach) più la velocità del vettore. Dopo 1000 metri calava a 450 km/h. La stabilizzazione era con 8 alette pieghevoli in coda che si aprivano di 100° al lancio. La portata efficace era di 600 metri, quella massima di 1500 metri.

L’installazione tipica era di 2 razziere da 12 razzi, lanciati in 4 salve di 6. La salva copriva a 600 metri una zona larga 30 metri e alta 15, cosa che assicurava almeno un centro contro un box di B-17. Tanto più che un tardivo tentativo di evasione avrebbe potuto provocare una collisione. La testata HTA-41 di 520gr di Hexogen della DWM rivestita da nitropenta, era attivata da una spoletta ad impatto AzR-2.  

La resistenza aerodinamica di due razziere da 12 R4M  riduceva la velocità del Me-262 di soli 5 km/h. I razzi sono stati installati anche sugli FW-190 e provati su un Me-163. In servizio da aprile 1945, ne sono stati fabbricati 12000 dalla DWM, Schneider KG e LGW.

In combattimento

Ancora in fase sperimentale, i razzi sono stati provati da varie unità, col primo attacco il 18 marzo del 1945, quando 6 Me-262 hanno abbattuto almeno 4 B-17 (18 B-17 perduti in quell’azione sono stati irrealisticamente attribuiti quasi tutti alla contraerea). Almeno 60 Me-262 sono stati equipaggiati con R4M, oltre ad alcuni Fw-190D ed F e Me-110. La traiettoria dei razzi è risultata molto simile a quella dei proiettili da 30mm, così si poteva impiegare il medesimo sistema di puntamento Revi 16B. L’attacco era sempre dal settore posteriore, possibile dato l’elevato raggio efficace. I rapporti sui risultati sono però contradditori. Sono stati lanciati 2500 razzi che hanno    abbattuto sicuramente non meno di 50 bombardieri. Ma il numero stimato è almeno doppio. Nel solo mese di aprile sono stati abbattuti 30 B-17 con la perdita di 3 Me-262.

Vari progetti per razziere a nido d’ape a 15 e 22 colpi destinati allo He-162 e a vari prototipi di caccia, non hanno avuto seguito. Una batteria di 28 R4M nel muso del Ba-349 Natter ha richiesto la riprogettazione e la riduzione a 24 elementi, ma lo stesso Natter non ha raggiunto l’operatività. Anche il progetto di un lanciarazzi da 19-24 colpi con tubi di cartone da 60 cm e coperture aerodinamiche sganciabili prima del fuoco, è rimasto allo stadio sperimentale.

Un interessante lanciarazzi, l’RA 55, ha visto 28 esemplari completati dalla LGW e molti altri quasi pronti poco prima della fine della Guerra, segno di una possibile produzione in serie. Con un peso di soli 25 kg, era alimentato a nastro con 30 razzi R4M con alette ridotte. Poteva lanciare razzi al ritmo di 10 al secondo.

Dall’R4M sono derivati i modelli per l’attacco al suolo Panzerblitz 1 con testata di 80mm ad alto esplosivo, in grado di penetrare anche 90mm d’acciaio e l’anticarro R-4HL  Panzerblitz 2 (HL=Holladung: carica cava) per gli FW-190 serie A, D, F e per i Ta-152 serie C e H. Quest’ultimo, equipaggiato con la testata del Panzerschreck da 88mm è stato fabbricato dal dicembre del 1944. Pesava 4,8-5,3 kg, raggiungeva i 1330 km/h e poteva perforare 150-180mm. Gli FW-190F8 portavano di solito 14 razzi. Pur essendo la testata piccola, gli attacchi erano molto efficaci. Il 22/3/1945,  11 Fw-190F-8 hanno distrutto 17 carri sovietici e altri 15 veicoli. L’attacco avveniva a 560 km/h da 100-150 metri. Erano necessari 3-4 colpi in pieno per distruggere un T-34. Tutti e 14 per uno Stalin.

Il Panzerblitz 3, ultimo derivato dell’R4M, con motore più potente, avrebbe raggiunto 1730-2050 km/h, con un raggio d’azione inferiore ma disponibile con diverse testate, da 75mm HI.Gr.43 HEAT e da 210mm Wurfgranate, in grado di perforare 90-110 mm con un angolo di 60°. 6-8 razzi avrebbero armato lo Hs 132B. E’ rimasto sperimentale.

Fonti

http://www.germanluftwaffe.com/archiv/Dokumente/ABC/f/Flakraketen/R4M%20Orkan/R4M%20Orkan.html

http://www.ww2f.com/threads/the-r4m-rocket.14063/

One thought on “R4M Orkan

  1. L’arma che avrebbe potuto cambiare la guerra aerea, in altre parole. Cosa sarebbe successo se all’inizio del 1944 fosse stata già in produzione in piena serie? Se ricordo bene erano previsti fino a 40.000 unità al mese.

    Invece, questo e l’MG-213 sono diventati la base delle prede belliche degli alleati per i loro aerei postbellici.

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