ASTRA

Primo missile sviluppato dall’India, l’Astra è un’arma moderna a guida radar attiva a medio raggio.  Il programma ha visto la collaborazione della Defence Research and Development Organisation (DRDO) con la Hindustan Aeronautics Ltd. e l’Indian Air Force, con l’obbiettivo di fornire un missile con minori costi di esercizio, adattabile a tutti i velivoli dell’aeronautica indiana.  

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Lo sviluppo è stato piuttosto lungo, coi primi test balistici iniziati già nel 2003, dal poligono di Chandipur. Il missile iniziale ricordava il Matra Super 530 ed era lungo 3,8 metri. Altri test a terra sono proseguiti fino all’inizio, nel 2009, delle prove in volo da una coppia di Su-30MKI, modificati appositamente. All’inizio del 2010 una prova è fallita per diversi problemi al sistema di controllo. Un eccessivo rollio ad alti angoli d’attacco ha provocato un ritardo di un anno. Nel 2011 sono ricominciati i test a terra e poi le prove di trasporto a metà 2012. Alla fine dell’anno le valutazioni della nuova configurazione, le prestazioni del motore, la guida con manovre pre-programmate, l’aggiornamento a metà traiettoria e il passaggio alla guida attiva, le prestazioni del sensore e della spoletta. Alla fine dell’anno il missile ha intercettato sia bersagli simulati che RPV Lakshya. Un lancio a maggio 2014, ha confermato il rispetto delle specifiche. Nel 2015 gli ultimi test contro teleguidati. Il  20/5/2015 il missile è stato lanciato nel corso di manovre ad elevato g e ha sopportato 30g in virata. Il giorno dopo, nel corso della 8° serie di test, un Astra ha eseguito il primo test impegnativo, salendo a 4,5 Mach fino a 25000 metri di quota e proseguendo il volo per 150 secondi.

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La produzione è partita alla fine del 2015 ed entro lo stesso anno si sono verificate le ECCM del sensore in presenza di disturbi intenzionali, con risultati positivi. Il 18/3/2016, un Su-30MKI ha eseguito un lancio pubblico durante l’esercitazione Live Fist 2016. L’IOC è prevista entro il 2016 sui Su-30 MKI.

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L’Astra attuale, modificato,  è lungo 3,57 metri con un diametro di 18 cm, alette di 25,4 cm e pesa 154 kg. Il motore a propellente solido (HTPB), monostadio senza fumo, accelera il missile a 4-4,5 Mach. Viene descritto un funzionamento variabile a seconda della distanza, affermazione che mal si concilia col tipo di motore. L’Astra può essere lanciato tra 0,4 e 2 Mach a quote fino a 20000 metri contro bersagli fino a 1,4 Mach. Può virare a 40g a bassa quota. Il raggio d’azione operativo è di 44 km alla quota di 8000 metri e 21 km al livello del mare. Lanciato da almeno 15000 metri di quota può arrivare a 80-110 km. Consente l’attacco multi bersaglio con “aggancio” prima o dopo il lancio, a seconda della distanza. Può essere asservito ad un IRST o ad un casco di puntamento, con lancio “off boresight” fino a 45°. Entro i 20 km il missile entra subito in modalità attiva. Nel medio raggio, la guida è inerziale con aggiornamento via data-link a metà traiettoria, tramite antenna in coda, e terminale radar attiva. L’aggiornamento può essere fatto da un altro aereo più lontano, consentendo al lanciatore di fuggire. Secondo alcune fonti il radar, con una portata di 15-25 km, è importato dalla Agat, secondo altre  la ditta avrebbe solo aiutato nello sviluppo. Dispone di ECCM avanzate. La possibilità che il missile possa “disturbare i radar di guida dei missili sup-aria”, riportata in molti scritti, è sicuramente frutto di erronee traduzioni.

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La testata di 15 kg a frammentazione direzionale è attivata da una spoletta a impatto e una di prossimità radar della HAL,  con raggio di rilevamento di 30 metri, detonazione entro 15 metri e velocità relative tra 100 e 1600 m/s. E’ prevista una spoletta laser sulle versioni operative.

http://www.youtube.com/watch?v=gg1j-UFGq6s

Integrato sui Su-30MKI è previsto anche per Tejas, Rafale, Jaguar, Mirage 2000, MiG-29UPG, MiG-21 Bison, Sea Harrier e sui futuri  HAL AMCA e FGFA.

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Astra Mk2

Una variante a raggio esteso è prevista per la fine del 2018. Simile ma con alette più piccole, peserà 170 kg. Il raggio d’azione teorico raggiungerà i 150 km e quello per attacco in coda i 35 km. Impiegherà un sensore migliorato, forse con variante IIR e un giroscopio ad anello laser che sostituirà quello attuale a fibra ottica. Contemporaneamente è stato avviato lo sviluppo di un motore ramjet per eventuali versioni migliorate.

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